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Ruggero Leoncavallo, prima di essere l’autore dei Pagliacci, fu un abile e apprezzato pianista. E tra le numerose pagine pianistiche composte dal musicista napoletano (ma che soggiornò a più riprese a Montecatini)

MONTECATINI. Ruggero Leoncavallo, prima di essere l’autore dei Pagliacci, fu un abile e apprezzato pianista. E tra le numerose pagine pianistiche composte dal musicista napoletano (ma che soggiornò a più riprese a Montecatini) non mancano brani degni di nota. Gli stessi che ritroviamo in un cd appena uscito realizzato da Giuseppe Tavanti, direttore dell’Accademia musicale intitolata proprio al compositore e direttore artistico di alcune rassegne (i “Pomeriggi musicali” all’Apt o i “Concerti della domenica” in municipio). Il cd fa parte di un ampio progetto editoriale che prevede anche la pubblicazione della biografia di Leoncavallo (edita da Polistampa Firenze).  «Pochi sanno infatti - spiega Tavanti - che il 2007 è il 150º anniversario dalla nascita del leggendario compositore, che visse l’ultima fase della vita a Montecatini. Di ciò è un po’ colpa sua, che di solito alterava ad hoc la sua data di nascita, togliendosi un anno per andare a coincidere con quella dell’amico-nemico Giacomo Puccini».  Leoncavallo amava frequentare la Montecatini di inizio secolo e alcune delle sue opere furono concepite proprio alle terme: “La reginetta delle rose” nacque per esempio a seguito di una partita a carte al Grand Hotel La Pace con Gioacchino Forzano, figlio dell’allora segretario comunale; “Zingari”, prima del debutto fu provata nella sua casa di Montecatini davanti ai notabili del paese.  Nel cd (registrato a Montecatini) Tavanti esegue 11 brani originali per pianoforte, frutto di una ricerca accurata. Tra questi: il delizioso “Gitano-tango”, coevo del “Piccolo tango” per pianoforte di Puccini; “Sous les palmieres”, rievocante le giovanili avventure egiziane del compositore; una marcia nuziale nata in ambiente montecatinese e dedicata ad Amalia Grocco, figlia del medico ispettore delle Terme; e il valzer “Primo bacio”, motivo principale di un ’operetta rappresentata a Montecatini dopo la morte dell’autore (nel 1923) e la cui musica era stata sino a oggi ritenuta perduta. 
Data recensione: 13/03/2007
Testata Giornalistica: Il Tirreno
Autore: ––