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Un libro dedicato alla storia millenaria delle strade del Valdarno, dagli Etruschi al 1800; cinque guide dedicate ai musei d’arte sacra e alle tante opere che hanno fatto di questa parte della Toscana una delle culle del

Piccoli Grandi Musei. L’Ente arricchisce la collana inaugurata due anni fa

Un libro dedicato alla storia millenaria delle strade del Valdarno, dagli Etruschi al 1800; cinque guide dedicate ai musei d’arte sacra e alle tante opere che hanno fatto di questa parte della Toscana una delle culle del Rinascimento. Sono le nuove iniziative editoriali promosse dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze in collaborazione con la Regione Toscana nell’ambito del progetto “Piccoli Grandi Musei”.
Dopo i musei del Chianti e quelli dell’Empolese quest’anno le guide descrivono le realtà museali del Valdarno fiorentino e aretino: il Museo d’Arte Sacra dell’Abbazia di Vallombrosa, il Museo Masaccio d’Arte Sacra di  S. Pietro a Cascia di Reggello, il Museo d’Arte Sacra della Collegiata di Santa Maria a Figline Valdarno, il Museo d’Arte Sacra della Collegiata di San Lorenzo a Montevarchi, il Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Valdarno. La storia della viabilità nel Valdarno zona di passaggio e di collegamento tra due centri, prima Arezzo e Fiesole e poi Arezzo e Firenze è invece il tema centrale di “Antichi percorsi in Valdarno”. Nel libro, scritto da Liletta Fornasari, la strada viene utilizzata come filo conduttore di una successione di avvenimenti storici, di episodi leggendari, di culti religiosi, di pellegrinaggi, di viaggi di uomini illustri, tra condottieri, papi, poeti, filosofi e mercanti. Una storia che va dagli antichi tracciati etruschi fino alla costruzione della “strada ferrata” nella seconda metà dell’Ottocento.
Le pubblicazioni, edite da Polistampa, sono state presentate oggi nell’Auditorium della Cassa di Risparmio di Firenze. “Le cinque guide che l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze ha dedicato al Valdarno sono il simbolo dell’impegno di una antica, privata, istituzione del territorio per rendere sempre più coscienti i cittadini della loro storia e per far noto ai visitatori il passato di una valle ricca di avvenimenti e di beni culturali – ha detto il presidente dell’Ente Edoardo Speranza. - Da sottolineare il ruolo che i musei hanno acquistato nella valle, dove custodiscono preziose opere nate per quei luoghi e per chi vi abitava o transitava. Le strade, delle quali si rendono finalmente note le origini, i percorsi, le vicende, sono una delle realtà più significative della valle, perché indicano le direttrici di vita della zona e testimoniano le ragioni di insediamenti e specificità locali.
Il benvenuto alle nostre guide è perciò d’obbligo”.
Le cinque nuove guide, in italiano e inglese, rappresentano un prezioso strumento di visibilità utile a promuovere realtà finora spesso non valorizzate adeguatamente, nonostante la loro rilevanza e il loro importante significato per il territorio.
Ognuna delle cinque guide è divisa in due parti: la prima contiene la descrizione dei musei e delle loro collezioni, mentre la seconda descrive un itinerario nel territorio. La parte dedicata al museo, dopo un’ampia introduzione storica, presenta l’elenco di tutte le opere conservate. Per ciascuna è presente una didascalia oggettiva (con tecnica, misura, provenienza etc.), mentre per le opere di maggior rilievo è prevista anche una scheda descrittiva sugli aspetti storici, storico artistici e iconografici. La guida si prefigge di “accompagnare” il visitatore passo passo, per questo le opere sono presentate secondo il percorso di visita. Questa la principale caratteristica e novità dei volumi. Seguendo il percorso suggerito dal volume il visitatore può quindi visitare facilmente il museo, avere le principali informazioni su ogni opera e soffermarsi su quelle più interessanti. Nella prima parte sono anche presenti alcune finestre di approfondimento su importanti temi legati al museo e alla sua storia.
Nella seconda parte sono invece indicati due itinerari. Nel primo sono descritte le località, le ville, le pievi e i castelli che si possono incontrare lungo la strada da Firenze al museo e nei dintorni di questo. Si tratta quindi di un “invito” a conoscere il territorio e il “museo diffuso” che caratterizza anche questa parte della Toscana. Il secondo itinerario suggerisce invece un percorso dedicato all’artigianato locale e ai prodotti enogastronomici del territorio.
Ogni guida è corredata da un glossario con i termini tecnici ricorrenti, le biografie degli artisti e dei personaggi citati.
L’Ente Cassa di Risparmio di Firenze ha donato ad ognuno dei musei 500 guide (7.500 in tutto le copie stampate) che saranno messe in vendita direttamente nei bookshop, oltre ad essere disponibili anche nelle librerie di tutta Italia.
Data recensione: 22/10/2007
Testata Giornalistica: ArezzoNotizie
Autore: ––