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Sicuramente è un libro che disturba, divide ma non lascia indifferenti "Il professore" di Gianni Conti, insegnante di materie letterarie presso le scuole superiori, autore di numerosi saggi e fondatore della rivista letteraria

Presentata la nuova fatica di Gianni ContiSicuramente è un libro che disturba, divide ma non lascia indifferenti "Il professore" di Gianni Conti, insegnante di materie letterarie presso le scuole superiori, autore di numerosi saggi e fondatore della rivista letteraria "Interpretazioni", presentato ieri mattina presso il "Teatro del sale" in via de’ Macci 118/r, dal giornalista Maurizio Ciampolini e dall’editore Antonio Pagliai, proprio alla vigilia dell’apertura delle scuole.
Con una scrittura diaristica e uno stile realistico, denso e corposo, l’autore disegna il ritratto di un intellettuale inquieto, un affascinante professore di lettere, ammirato da alunni e colleghi che, nella maturità, vive una sua personale crisi. Per superarla, decide di vivere i suoi desideri più proibiti, coinvolgendo alcune sue allieve in una spirale di erotismo.
"La clessidra della vita si è arrestata a cinquant’anni - scrive Tommaso Salutini, il protagoista del rimazno - e da lì è iniziata una continua oscillazione tra confine e infinito, come due lenti dello stesso telescopio sull’esistenza. E la paura di precipitare si è fatta vicina, mi ha aggredito, consigliandomi di eliminare il passato e di riscrivere il futuro... purtroppo non potevo rimandare oltre l’appuntamento con le indelebili custodi del mio rimpianto, lo foto ingiallite cje facevano capolino da ogni stanza, scaraventate ovunque senza ordine, proprio come un esercito in fuga. Per qualche giorno mi ammiccarono senza fissarmi, ma poi scesero da tutti i ripiani, si radunarono e puntarono dritto verso di me finché non riuscirono a catturare la mia attenzione. Sfilavano centinaia di volti noti e meno noti, quasi tutti giovani adolescenti, maschi e femmine e in mezzo a loro un uomo dal volto bello e fedele, parzialmente coperto da occhiali tondi e da una barba nera e sottile. Ero io quell’uomo, tanto tempo fa, nel tempo di allora, quando ero un coetaneo, oppure un fratello maggiore e poi un padre giovane. Avrei venduto l’anima per rimanere così, condannato a non invecchiare". Il romanzo di Gianni Conti - ha sottolineato Maurizio Ciampolini - è un libro provocatorio e si rivela come un vero e proprio atto di accusa verso una classe sociale, quella piccola borghesia che oggi dà tanta importanza al denaro e al successo e riserva poca considerazione per l’istruizione e la cultura".
"È anche un libro che fa luce - ha aggiunto l’editore Antonio Pagliai - sul lato oscuro della scuola e dell’adolescenza".
"Il protagonista del mio romanzo - ha precisato poi l’autore - non è solo un personaggio negativo ma è anche un insegnante che ama il proprio lavoro e lo svolge con passione".
Una lettura interessante dunque, che offre l’occasione per riflettere sul mondo della scuola, oggi più che mai in cerca di nuova identità. 
Data recensione: 13/09/2007
Testata Giornalistica: Il Corriere di Firenze
Autore: Vincenza Fanizza