chiudi

IL PUBBLICO ministero è ancora a caccia di colpevoli da sottoporre ai suoi processi letterari. Insomma, Attilio Brilli, Tito Barbini e Andrea Bocconi non saranno gli unici imputati che

IL PUBBLICO ministero è ancora a caccia di colpevoli da sottoporre ai suoi processi letterari. Insomma, Attilio Brilli, Tito Barbini e Andrea Bocconi non saranno gli unici imputati che compariranno dinanzi a un giudice della scrittura anche se per ora sono i soli per i quali siano stati fissati la data e il luogo dell’udienza: domani, presso la fattoria "La Speranza", splendido agriturismo sulla strada della Libbia. Il pm Giampaolo Bracciali, titolare della libreria "Il viaggiatore immaginario" e il presidente del tribunale Roberto Rossi, magistrato onorario in questo caso ma effettivo nella vita sono alla ricerca di altri scrittori da processare. Grandi scrittori, se possibile, nomi noti della letteratura nazionale, specializzati nel genere giallo-thrilling.
Di certo, per adesso, c’è che la seconda udienza dei "processi immaginari del Viaggiatore" si svolgerà in settembre, sempre alla fattoria "La Speranza". Quanto ai possibili candidati all’inquisizione letteraria, divertissement culturale ma anche caso che fa discutere, si parla tra gli altri di Gianrico Carofiglio, magistrato pure lui, uno dei grandi nomi del legal-thriller all’italiana, alla barese anzi, visto che barese è lo scrittore-giudice e barese è l’ambientazione dei suoi romanzi, venduti a centinaia di migliaia di copie. Solo per citare qualche titolo, "Testimonianza inconsapevole", "Con gli occhi chiusi" e "Ragionevoli dubbi", l’ultimo successo.
Carofiglio, contattato, non ha detto no anche se si è riservato una risposta definitiva per le prossime settimane. Tra i nomi degli altri scrittori che potrebbero essere coinvolti nella singolare iniziativa, ci sono quelli di Gianni Mura o (ma è assai più complicato) di Niccolò Ammaniti, fresco vincitore del premio Strega.
Il meccanismo delle serate organizzate dalla libreria "Il viaggiatore immaginario" con la collaborazione tra gli altri anche della "Nazione", è semplicissimo. L’autore protagonista viene sottoposto a regolare "processo" con l’accusa di avere scritto un libro, in particolare un giallo nell’edizione di quest’anno. Il pubblico ministero Giampiero Bracciali allestisce l’istruttoria, il giudice Roberto Rossi (sì, proprio lui, il pm di Variantopoli) pronuncia la sentenza. E il guaio per l’imputato è che deve essere lui a dimostrare la propria innocenza. Procedura barbara in termini giuridici, ma stimolante quando si parla di letteratura.  E allora sotto con Attilio Brilli, colpevole di "Viaggio in Italia", Tito Barbini, reo confesso del diario "Le nuvole non chiedono permesso", e Andrea Bocconi, accusato di aver messo sulla carta "Di buon passo". Domani il processo, a seguire la sentenza: colpevoli o innocenti di buona letteratura?
Data recensione: 10/07/2007
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: ––