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Con una scenografica copertina a colori riproducente il banchetto di Siface re di Numidia che riceve Scipione di Alessandro Allori, esistente nella villa medicea di Poggio a

Con una scenografica copertina a colori riproducente il banchetto di Siface re di Numidia che riceve Scipione di Alessandro Allori, esistente nella villa medicea di Poggio a Caiano, si apre, dopo un quarto di secolo, un nuovo "Ratafià e Ghirighio".
Il volume, edito da Polistampa, contiene testi inediti, ricette originali della cucina tradizionale pratese, una quarantina di fotografie a colori di Adriana Pagliai e due interessanti appendici. Tutto " nuovo" all’infuori del prefatore Umberto Cecchi e degli autori Umberto Mannucci e Pietro Vestri, impegnati in una rassegna di costume e di storia pratese, senza tempo. All’inizio il lettore viene trascinato "a volo d’uccello", ad osservare ipoteticamente dall’alto il territorio della provincia di Prato, cioè dall’alta valle del Bisenzio fino alle colline di Carmignano; territorio panoramicamente e culturalmente vario e con aspetti urbanistici inconsueti.
La lettura può continuare, fra passato e attualità, da un argomento all’altro, sempre sciolta e interessante. Altri pezzi forti sono: "Itinerario gastronomico pratese" che dal Medioevo arriva fino ai giorni nostri, "La cucina nella letteratura" che riporta brani di grandi scrittori del Novecento europeo, ed un’interessante rassegna che dilata l’argomento centrale del libro a livello europeo. Ma, detto questo, sarà il lettore a gustare agevolmente, pagina dopo pagina, i numerosi capitoli del volume.
Data recensione: 01/06/2007
Testata Giornalistica: Pratomese
Autore: ––