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Quanto conta oggi per la comunità di fedeli, dai laici alla comunità monastica e nello specifico carmelitana, la testimonianza di una santa vissuta tra il 1556

A un anno dalla morte il corpo risulta miracolosamente incorrotto, nel 1626 papa Urbano VIII procede alla beatificazione e, nel 1669, con Clemente IX la canonizzazione. Parliamo di Maria Maddalena de’ Pazzi, mistica da riscoprire nel quarto bicentenario della morteQuanto conta oggi per la comunità di fedeli, dai laici alla comunità monastica e nello specifico carmelitana, la testimonianza di una santa vissuta tra il 1556 e il 1607?
L’annosa affermazione che la clausura “si deve aprire ed è meno utile di altre forme di consacrazione” non regge; proprio Teresa di Lisieux è patrona delle missioni pur non essendo mai uscita dalla clausura. Ci ha risposto con sollecitudine, nonostante i pressanti impegni imposti dalle celebrazioni, la priora del Carmelo di Firenze, suor Angela Maria.
Un anniversario termina, una mostra ha una durata limitata, un catalogo rimane per sempre . Sembra uno slogan ma è così, soprattutto quando la veste tipografica raffinata si unisce a contenuto: immagini, contributi scientifici e presentazioni di realtà istituzionali. Molte forze hanno concorso per dare al pubblico il ricordo tangibile, oltre l’evento temporale che racchiude in tempi e spazi ogni pur ragionevole iniziativa. Con grata sorpresa dunque ecco il catalogo per i tipi di Edizioni Polistampa sulla santa fiorentina che tanta attenzione e interesse ha suscitato nel ricordo del quarto centenario dalla morte. Quell’Amore non amato per la quale lei spese tutta la, sua eccezionale vita è ben presente nella raccolta iconografica che ce la presenta. Una figura femminile elegante, protesa “alle sublimi realtà”, sia nelle immagini che ce la presentano nelle sobrie vesti del secolo, sia nelle opere in cui nell’abito carmelitano la vediamo estatica nel cuore del mistero. L’artista la ritrae nel momento in cui riceve il velo dalla Madonna, o mentre contempla la Croce o alza lo sguardo in alto, verso “l’altro mondo”. Un personaggio pienamente calato nel’500 che ricorda come l’uomo sia amato senza misura da quell’ Amore poco conosciuto, che dunque richiede di essere parimenti amato: eccedere nell’amore, farne parte fino ad usare, da vera profetessa audace, espressioni sconvolgenti anche per il nostro tempo: chiese il nudo patire, finire nuda con Cristo in croce!  I santi sanno usare e Maddalena de’ Pazzi è la Santa dell’Amore. Ecco perchè la documentazione raccolta e le opere che celebrano la sua esperienza mistica sono occasione unica per approfondire la conoscenza della sua personalità, del suo pensiero, della sua eredità. 
Data recensione: 01/06/2007
Testata Giornalistica: Il Consulente Re
Autore: Cristina Borzacchini