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C’è una foto di Nada Giorgi, del 1948, che ritrae una ragazza col volto squadrato, volitivo, ma gli occhi sereni, docili, parlano di innocenza, semplicità. Dietro la foto, una scritta

Martedì al Museo di StoriaMilano - C’è una foto di Nada Giorgi, del 1948, che ritrae una ragazza col volto squadrato, volitivo, ma gli occhi sereni, docili, parlano di innocenza, semplicità. Dietro la foto, una scritta indirizzata a Renato, il Ciandri detto Baffo, fuggiasco in Francia: “A te per sempre, Nada”. Nada spera che sia possibile dimostrare l’innocenza di Baffo, partigiano di Volterra, accusato di aver ucciso un maresciallo dei carabinieri e il figlio il 13 maggio del 1945 alla Madonna del Sasso. La confusione dei fatti gioca il destino di Nada: resistere e combattere per la verità di Baffo, che diventa suo marito nel carcere di Alessandria dove sconterà vent’anni. Baffo è Bube, e Nada è Mara, i protagonisti del romanzo di Carlo Cassola. La vera storia di Nada (nella foto) sta ora in un libro di Massimo Biagioni, Nada- La ragazza di Bube (Edizioni Polistampa, Premio Scrittore Toscano dell’anno). La ricostruzione di Biagioni attinge ai documenti d’epoca, tra cui le lettere di Ciandri, e conta su preziose testimonianze dei sopravvissuti. Il libro sarà presentato martedì alle 18.30 al Museo di Storia Contemporanea (via Sant’Andrea 6). Ci sarà anche Nada, con l’autore, il direttore de Il Giorno, Giovanni Morandi, l’assessore Vittorio Sgarbi e Mauro Pagliai di Polistampa.
Data recensione: 13/05/2007
Testata Giornalistica: Il Giorno
Autore: ––