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“Non è in terra un animale / util tanto ad ogni gente, / quanto il celebre Maiale / vero tipo del candor; / viva il porco seducente / tutto pieno di sapor”. Così Pirro Giachi per esaltare le qualità

L’antologia curata da Alessandro Bencistà per Polistampa“Non è in terra un animale / util tanto ad ogni gente, / quanto il celebre Maiale / vero tipo del candor; / viva il porco seducente / tutto pieno di sapor”. Così Pirro Giachi per esaltare le qualità gastronomiche del maiale.
Che poi è quel che fa Il maiale dall’arista allo zampone di Alessandro Bencistà.
Il quale ci offre anche un’antologia, in prosa e in rima, e la versione integrale dell’introvabile, quanto celebre, “L’Eccellenza et trionfo del porco” di Giulio Cesare Croce.
Bencistà racconta com’è arrivato a questo libro. In sostanza, ha ceduto alla richiesta di un amico macellaio. “Scrivi qualcosa sul maiale”. Un qualcosa da adoperare nella e per la sua bottega.
Con il passare del tempo lo ha arricchito dando più notizie storiche e ampliando il glossario. Ovvio che il grande richiamo è costituito dalle ricette della cucina toscana.
Il tutto insaporito da proverbi, qualche “maialata letteraria”, poesie, cicalate, versi in lode, novelle e novellette. Non trascurando alcuni sconfinamenti dalla Toscana.
Bencistà confessa d’essersi divertito a far questo libro e spera che possa divertirsi anche il lettore, caso mai “stanco delle solite storie che si trovano in giro”.
Particolare attenzione Bencistà riserva all’iconografia. Immagini devozionali, presenti un tempo nelle “edicole” e nelle stalle del contado toscano in generale e fiorentino in particolare.
Data recensione: 30/04/2007
Testata Giornalistica: Il Corriere di Firenze
Autore: Riccardo Cardellicchio