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È il 28 dicembre 1938, alle soglie del secondo conflitto mondiale: il Ministero dell’Africa Italiana decide di promuovere una spedizione antropologica a grande raggio in Etiopia, da

È il 28 dicembre 1938, alle soglie del secondo conflitto mondiale: il Ministero dell’Africa Italiana decide di promuovere una spedizione antropologica a grande raggio in Etiopia, da Massaua a Mogadiscio, con l’intento di colmare la mancanza di conoscenze sulle numerose "razze" facenti parte dell’allora impero coloniale voluto da Benitro Mussolini. A capo della missione c’era il noto antropologo Lidio Cipriani, direttore del Museo antropologico di Firenze, e il giovanissimo Giuseppe Cei, appena laureato, partecipante alla spedizione come ufficiale di complemento del Reale Esercito. Nel periodo che va dal 28 dicembre 1938 al 26 aprile 1939 il giovane scienziato tenne un accurato diario di fatti, osservazioni e impressioni che esce ora a cura del figlio Marcos Cei, per i tipi dell’editore fiorentino Polistampa con il titolo «Faccetta nera e la regina di Saba» (pp. 136, euro 12).
Data recensione: 14/03/2007
Testata Giornalistica: Avvenire.it
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