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Il libro Il sogno del Principe, edito recentemente da Polistampa di Mauro Pagliai, integra la ricognizione iconografica sul Parco iniziata nel 2005 con la

Il libroIl libro Il sogno del Principe, edito recentemente da Polistampa di Mauro Pagliai, integra la ricognizione iconografica sul Parco iniziata nel 2005 con la Mostra fotografica Il parco di Pratolino – una storia per immagini, che ripercorreva la storia del Parco, dai primi disegni di progetto di Bernardo Buontalenti (ca.1569-75), fino alle immagini fotografiche più recenti, permettendo al pubblico di avere una documentazione visiva facilmente fruibile sull’evoluzione/trasformazione del Parco nei suoi quattro secoli di vita. Il catalogo, anch’esso edito da Polistampa, raccoglieva tutte le immagini della mostra, corredandole delle notizie essenziali per fornire al lettore una divulgazione di qualità.
Ne Il sogno del Principe si completa l’immagine del Parco attraverso una ricognizione sull’oggi, eseguita tramite gli occhi di più fotografi, che con campagne di ripresa appositamente realizzate, hanno misurato la loro sensibilità con le tante facce che Pratolino può ancora oggi offrire.
In questa nuova pubblicazione viene offerto un ritratto fotografico attuale del Parco, in tutta la sua eterogenea bellezza, fatta di fascinose vestigia del suo illustre passato, di fantasmi architettonici e scultorei immersi nella vegetazione, di specie animali e vegetali di grande interesse, dei tanti caratteri che ancora racchiude in sé, da quello meditativo ed esoterico voluto dal principe Francesco, a quello più “romantico” imposto dall’ingegnere boemo Joseph Fritsch, dopo il 1818.
E forse il dato comune a tutte le immagini che corredano il volume è proprio una struggente nostalgia per ciò che non c’è più, e che l’immagine fotografica fa solo intuire.
In sintesi, il volume si compone di una parte storico-artistica e di una parte naturalistica; la prima presenta, affidandosi ad immagini particolarmente significative, le emergenze architettoniche e artistiche superstiti, a seguito delle varie trasformazioni subite dal Parco fino all’attuale assetto storico-monumentale. La parte naturalistica traccia la storia botanica del Parco con le sue mutazioni di carattere vegetativo in conseguenza della trasformazione ottocentesca e insieme delinea una storia zoologica delle specie animali più tipiche, da quelle storicamente accertate a quelle di più recente introduzione.
Completa e integra la pubblicazione un DVD che mostra, stavolta per immagini in movimento, tutta la forza iconologica di un luogo nato per dare “spettacolo”, spettacolo di sé anzitutto, in forza delle invenzioni del Buontalenti e del Giambologna, ma anche scenario ideale per eventi pirotecnici (i fuochi d’artificio, così cari allo stesso Buontalenti), o più semplicemente magica scenografia còlta nell’alternarsi delle stagioni. Conclude il DVD un breve ricordo della principessa Marjia Demidoff, l’ultima abitatrice del Parco.
In sostanza il libro cerca di evocare per immagini lo “stupore” che il parco desta nel visitatore; è questo infatti il dato storico ricorrente in tutte le cronache e le relazioni di viaggio. In fondo Pratolino, dalla fine del Cinquecento in poi è sempre stata considerata una tappa, più che una meta, nel “Grand Tour”, il viaggio di acculturazione dell’intellettuale europeo verso Firenze e Roma, ma una tappa imprescindibile, assolutamente imperdibile, per apprezzare ciò che il genio italiano e fiorentino in particolare hanno prodotto, sotto lo stimolo di un principe forse bizzarro e scontroso, ma capace di ispirare la creazione del più fantastico dei mondi.
Seguire – e proporre al lettore – le tracce dei fantasmi di Pratolino, dei suoi “sogni” di pietra, è un po’ far rivivere il sogno che fu del principe e insieme rendere un complice omaggio alla sua fantasia, in grado di trasformare la natura in meraviglia.
Data recensione: 01/12/2006
Testata Giornalistica: In ConTatto
Autore: Massimo Becattini