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Sono pochissimi coloro ch si possono permettere di scrivere una biografia non avendo ancora compiuto trent’anni. Si contano sulle dita quelli che possono vantare, a quest’età, la possibilità di

Sono pochissimi coloro ch si possono permettere di scrivere una biografia non avendo ancora compiuto trent’anni. Si contano sulle dita quelli che possono vantare, a quest’età, la possibilità di raccontare un’intera carriera artistica giocata ad altissimo livello come questa che vi presentiamo di Franecsco Strozzi. Un libro da regalare, un libro-favola vero, con un titolo «Facile da ricordare…» che mette al centro la memoria di una ragazza che ha compiuto il giro del mondo ballando nei teatri più prestigiosi insieme a musicisti e ballerini più importanti del momento. Francesca Strozzi, nata a Firenze nel 1977, è stata un’importante ballerina classica, intraprendendo la carriera a cinque e chiudendola da professionista ad appena ventidue per una carriera diversa, da attrice. Francesca Strozzi ha costruito un album di ricordi che sono veramente qualcosa d’incredibile, un talento vissuto nello splendore di una parabola d’incontri ed esperienze. Guicciardini-Strozzi sono nomi che hanno fatto la storia di Firenze. Natalia rappresenta l’ultima generazione di questo albero genealogico, un ramo che include anche la parentela fiorentina di un nome come Wiston Churchill. Seguendo il proprio talento naturale, innato per la danza ma anche per la musica, Natalia ha raccolto i suoi freschissimi ricordi di bambina prodigio non in ordine cronologico ma in maniera affettiva, quasi con una sorta di racconto che viene a supporto alle numerose fotografie che corredano il libro. Perchè questa biografia di Natalia è un album fotografico, senza nostalgie ma che nella scrittura mantiene, per fortuna, tutta la freschezza di una infanzia e di una adolescenza da artista non abbrutita dall’invidia ne dall’ansia di primeggiare. Basta guardarsi le immagini di Nureyev che fa lezione di danza sulle assi di uno stabilimento balneare, di fronte al mare, e poi danza sollevando al cielo la piccola Natalia. C’è un’aria di gioia in quelle immagini e questa gioia c’è nel raconto, come nello scherzo fatto a Nurejev. Natalia, invece di spedire le scarpe da ballo alla famosa stella della danza mondiale, gli invia un paio di pantofole a forma di gorilla. L’elenco dei nomi nel campo dell’arte e della politica sarebbe davvero lungo. La bellezza di questo album di ricordi e di fotografie sta proprio nella su freschezza, nella mancanza di nostalgia, nel ricordo degli incontri straordinari con Ruzimatov, con Julio Bocca, con il coreografo Maurice Bèjart, Carla Fracci, con l’attore Gregory Peck, col Principe di Ranieri, con il grande musicista Uto Ughi a cui non risparmia un consiglio su un passaggiop di un concerto appena eseguito. Trattenere i ricordi, fare partecipi gli altri di una vita nella danza, nel ricordo di persone straordinarie, può diventare l’argomento per una bella serata passata a leggere. Ne vale la pena. Una favola di oggi, concreta, relae, viva, come il sorriso di Natalia.
Data recensione: 22/12/2006
Testata Giornalistica: ItaliaOggi
Autore: Guido Conti