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Quanti sono i dipinti che ritraggono la figura della Madonna che allatta il Bambino Gesù, e quale significato antropologico hanno avuto nella storia e nei giorni nostri? Prendendo spunto dall’enorme

Un volume sulla rara iconografia che ha ritratto Maria che allatta il Bambino Quanti sono i dipinti che ritraggono la figura della Madonna che allatta il Bambino Gesù, e quale significato antropologico hanno avuto nella storia e nei giorni nostri? Prendendo spunto dall’enorme ricchezza di raffigurazioni mariane che dal 1300 ad oggi la storia ci ha tramandato, Paolo Berruti, psichiatra e neurologo torinese, ha curato e dato alle stampe un saggio dal titolo «Madonna del latte». La «sacralità umanizzata», interessante viaggio tra arte e psicologia che, grazie anche al contributo di autorevoli esperti del settore, conduce il lettore nella storia iconografico-artistica della maternità in quella fase gioiosa rappresentata dall’allattamento, unita alla psicologia tra fede, tradizione popolare e sviluppo della società.
«Una donna alzò la voce in mezzo alla folla e disse: Beato il ventre che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!» (Luca 11,27). Con questa beatitudine, che sale dall’ammirazione di una donna nei confronti della parola di Gesù, si apre la premessa al saggio di mons. Gianfranco Ravasi, il quale partendo proprio dalla citazione evangelica regala una riflessione spirituale che è nello stesso tempo filo conduttore dell’opera.
La sua ricerca biblica sul richiamo alla terminolgoaia dela latte arricchisce infatti gli spunti dela lavoro, mentre la successivfa ampia panormaica artistica ricostruisce e documenta come la femminilità aulica ed egemone del mondo cristiano abbia saputo progressivamente diventare quotidianità colloquiale ed esemplare, in una maternità popolare e popolana che trova nell’allattamento forte specificità di espressione.
Il latte incarna, col miele, la rappresentazione della fecondità, della libertà e del benessere, come è attestato da quella celebre formula biblica applicata alla terra promessa, «terra ove scorre latte e miele» e la Madonna del latte come terminologia vivida e pregnante è riservata alla iconografia della relazione duale ed esclusiva «madre-bambino» nel momento dell’allattamento.
Nel saggio, e nella consueta ottica interdisciplinare della collana Nodi e Snodi, percorsi dell’umano, Jennifer Celani, Maria Luisa Revigio della Veneria, Gian Giorgio Massara, Maria Sara Inzerra, Sara Melocchi, Massimo Alfano, Massimo Centini offrono il loro contributo storico-artistico. Infine puntualizzano aspetti particolari del tema generale otto schede brevi di Mara Pia Mannini, Umberto Pregliasco, Ivan Nicoletti, Antonio Sigillo, Arabella Cifani e Franco Monetti, Paolo Berruti, Jennifer Celani. Un’idea in tema di strenne natalizie.
Data recensione: 03/12/2006
Testata Giornalistica: La Voce del Popolo
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