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Nell’ambito della storiografia medica italiana, non vi è dubbio che gli studi dedicati alle cure dell’infanzia abbiano conosciuto negli ultimi anni una felice stagione di rivitalizzazione, sia a opera

Nell’ambito della storiografia medica italiana, non vi è dubbio che gli studi dedicati alle cure dell’infanzia abbiano conosciuto negli ultimi anni una felice stagione di rivitalizzazione, sia a opera di medici dediti alla ricerca storica sia per merito di studiosi di estrazione umanistica, come dimostrato dagli Autori di un volume monografico di “Medicina & Storia. Rivista di Storia della Medicina e della Sanità”, il cui numero 7 è dedicato proprio a “Bambini e Salute in Europa, 1750-2000”.
Si parte dal secolo dei Lumi, quandro padri intelligenti e colti appartenenti all’élite aristocratica inaugurano la moda – subito dilagante nel centro Europa – di scrutare con una nuova ottica il bambino. In Svizzera, in Germania, ma anche in Italia con Pietro Verri, si assiste alla nascita di una sorta di pediatria e puericoltura dei Lumi, in cui – più che il progresso morale e intellettuale – è il corpo infantile ad assumere una centralità inedita: i temi ricorrenti sono infatti l’allattamento materno, la dieta semplice e ipoproteica, la nocività del cullare, la prescrizione di bagni tiepidi o freddi anche ai neonati, l’eliminazione delle fasciature. (...)
Data recensione: 01/06/2005
Testata Giornalistica: Medicina e Storia
Autore: Salvatore Murgia