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Da Firenze a Bruxelles. È qui che sbarca la mostra fotografica che racconta la prima volta da sindaco di Firenze di Giorgio la Pira...

Da Firenze a Bruxelles le fotografie del ‘sindaco santo’ posizionate su diciannove pannelli. La presidente della Fondazione Giunti: «Risuonerà il suo messaggio di portatore di dialogo»

Da Firenze a Bruxelles. È qui che sbarca la mostra fotografica che racconta la prima volta da sindaco di Firenze di Giorgio la Pira. «Abbiamo accolto volentieri l’invito dell’onorevole Beatrice Covassi perché incarna la vera prospettiva lapiriana: partire dai quartieri della città per abbracciare l’internazionalità, arrivando al Parlamento Europeo» spiega la presidente della Fondazione Giorgio la Pira, Patrizia Giunti. La mostra, coi suoi 19 pannelli, è curata da Pierluigi Ballini, che per Polistampa ha scritto il volume ‘Giorgio la Pira, sindaco di Firenze ambasciatore di pace’.
«Sarà allestita fino a venerdì in uno spazio molto fruibile, proprio a ridosso della scala che porta all’aula plenaria, il luogo di passaggio dei deputati che in questi giorni sono in seduta». La mostra è il secondo momento della settimana lapiriana a Bruxelles, che si era aperta con la visita nei giorni scorsi alle istituzioni europee del Consiglio dei giovani del Mediterraneo, opera-segno nata a seguito dell’Incontro di Vescovi e Sindaci del Mediterraneo (Firenze, 23-27 febbraio 2022).
La delegazione, accompagnata da Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, è stata ricevuta da Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, e da monsignor Mariano Crociata, presidente della Comece, insieme a monsignor Noël Treanor, Nunzio apostolico presso l’Unione Europea. «Questi due eventi – spiega Giunti – incrociano quelli che sono i due capisaldi del pensiero del sindaco santo:  i giovani e il Mediterraneo. Un altro aspetto molto bello è che la mostra si presenta nella sua autenticità, con i panel in italiano». Oggi pomeriggio l’inaugurazione con l’ambasciatrice italiana a Bruxelles, Federica Favi, la fondazione sarà rappresentata da Marco Luppi. «È la prima volta che La Pira entra nel Parlamento Europeo – sottolinea Giunti –. La mostra intende far risuonare il suo messaggio, la grande visione e la prospettiva profetica che va nella direzione del dialogo, della costruzioni di ponti e dalla pace in un momento in cui l’orologio della storia è tornato indietro. Ci ritroviamo ad attraversare stagioni, emotività, drammi e scenari che credevamo esserci lasciati alle spalle. I problemi che oggi viviamo ci dicono che le speranze  della fine del Novecento non si sono concretizzate per quanto avrebbero potuto e dovuto. Abbiamo bisogno di generazioni nuove che realizzino questi traguardi. La Pira riponeva grande speranza nei giovani. Nella visione di La Pira il Mediterraneo rivestiva un’importanza fondamentale, in quanto laboratorio di progettualità politica globale, cerniera che unisce tre continenti. Pacifichiamo i popoli del Mediterraneo – diceva – e avremo la chiave per creare il dialogo culturale e religioso a livello mondiale».
Data recensione: 09/04/2024
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Maurizio Costanzo