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«Questo spettacolo rappresenta un atto di grande amore verso le donne e ciò che le rende davvero uniche». Geppi Cucciari...

La comica domani sera sul palco del Teatro Niccolini per raccontare con ironia le fasi del ciclo femminile

«Questo spettacolo rappresenta un atto di grande amore verso le donne e ciò che le rende davvero uniche». Geppi Cucciari racconta un mese di vita di una donna attraverso le fasi del ciclo femminile.E lo fa in maniera «Perfetta». Questo il titolo del suo spettacolo che va in scena domani sera al Teatro Niccolini, alle 21, scritto e diretto da Mattia Torre, con musiche originali di Paolo Fresu. Protagonista del one-woman-show è il talento poliedrico di Geppi Cucciari, in grado di spaziare dalla satira alla commedia ai toni più malinconici di una realtà che riesce a far sorridere ma non risparmia un’amara riflessione sul presente. Ed eccola raccontare un mese della vita di una donna attraverso le quattro fasi del ciclo femminile, aspetto naturale, tuttavia spesso percepito come tabù, e non solo dagli uomini.
«Credo sia utile a chiunque, uomo o donna che sia – spiega Geppi Cucciari –, per mettere il pubblico nella condizione di poter disporre di ulteriori strumenti per comprendere il complesso, delicato e magico mondo al femminile».
Sul palco l’artista interpreta una venditrice d’automobili, moglie e madre, che conduce una vita regolare nella quale trovano posto il lavoro,la famiglia,gli impegni e moltissime responsabilità. «In “Perfetta” si vuole senz’altro sottolineare la forza ineluttabile delle donne – presegue –. Nonostante i progressivi cambiamenti avvenuti dal secolo scorso ad oggi, l’uguaglianza tra uomini e donne è una lotta in continuo divenire in diversi campi: dalla remunerazione all’accesso alle carriere, finanche alla possibilità di tornare a lavoro dopo le gravidanze nella maniera più sicura possibile. Ogni donna, secondo me, vive delle battaglie. In realtà, ogni essere umano».
Geppi sa bene che c’è ancora molto da fare per raggiungere la parità, convinta che ognuna nella propria vita combatta per avanzare di un piccolo passo in avanti ogni giorno.
«Questo è un testo che fa anche ridere – assicura –, ma non ha niente a che vedere con il cabaret, o con la sola comicità che fa divertire. È un monologo più profondo e complesso che affronta il tema della natura femminile con sensibilità e intelligenza e dove i toni della malinconia procedono insieme a quelli dell’ironia nel tentativo di catturare la verità, perché nel mondo reale i due aspetti sono sempre uniti». Ma perché questo titolo? Esiste forse una donna perfetta? «È una delle domande intorno a cui ruota questo spettacolo – ammette Geppi –, e intorno al quale molti , sia uomini che donne, si interrogano quotidianamente. A mio parere, nessun essere umano è per così dire ‘perfetto’. Sicuramente, la scrittura di Mattia Torre intende in questo caso specifico riconoscere alle donne in particolare la caratteristica che le rende uniche e speciali. Sono il fulcro della nascita, un simbolo di autentica forza e determinazione, sono portatrici di vita».
Data recensione: 08/03/2024
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Olga Mugnaini