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Il Mediterraneo come il lago di Tiberiade: un Mare di Galilea più grande, molto più grande, capace di unire con le proprie acque popoli e nazioni, di abbattere ogni barriera etnica e religiosa. Un sogno, un grande sogno,

Il Mediterraneo come il lago di Tiberiade: un Mare di Galilea più grande, molto più grande, capace di unire con le proprie acque popoli e nazioni, di abbattere ogni barriera etnica e religiosa. Un sogno, un grande sogno, nella mente e nel cuore di un siciliano che certamente ha respirato nella sua giovinezza la cultura mediterranea assorbendone soprattutto il senso dell’apertura al dialogo, tanto che, una volta a Firenze, ha dato vita ai «Colloqui Mediterranei» e a tutte le azioni possibili e immaginabili per la pace nel mondo a partire dalla riconciliazione della «triplice famiglia di Ambramo: le tre grandi religioni monoteiste (ebraismo, cristianesimo, islam).
Quel sogno rivive oggi nelle Lettere di Giorgio La Pira per la pace nel Mediterraneo (1954-1077), raccolte dalle Edizioni Polistampa (pp. 346, euro 16) con il sovrattitolo «Il grande lago di Tiberiade». Si tratta di 71 lettere e 25 altri documenti tra discorsi, interventi e articoli dell’ex sindaco di Firenze, in parte inediti, usciti dall’archivio della Fondazione La Pira, raccolti e introdotti da Marco Pietro Giovannoni.
Data recensione: 19/11/2006
Testata Giornalistica: Toscana oggi
Autore: ––