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Ogni stagione ha i suoi dolci. Ma non sono uguali per tutti. Al mio paese, per esempio, il dolce di Carnevale è lo zuccherino, la cui origine è ignota. Si dice, comunque, che possa essere figlio del

Ogni stagione ha i suoi dolci. Ma non sono uguali per tutti. Al mio paese, per esempio, il dolce di Carnevale è lo zuccherino, la cui origine è ignota. Si dice, comunque, che possa essere figlio del brigidino di Lamporecchio o, addirittura, padre. L’impasto è lo stesso: farina, zucchero, uova e anice. La forma è diversa. I brigidino ha cialda finissima; lo zuccherino, una ciambella alta un dito. “Vive” quaranta giorni, il tempo del Carnevale, abbinato al ben più noto “cencio”.
Mi è venuto di pensare allo zuccherino davanti a “Dolcezze di Toscana”, di Giovanni Righi Parenti (Edizioni Polistampa). Una strenna natalizia. Con duecento ricette di dolci toscani. Un viaggio nel passato, fatto in compagnia di un esperto come Giovanni Righi Parenti, scomparso recentemente. Componente di una famiglia storica senese. Che produsse il primo panforte bianco nel 1870 e, nel 1880, il panforte dei panforti: il “Margherita”. Un viaggio ricco di aneddoti e di personaggi.
Data recensione: 27/11/2006
Testata Giornalistica: Il Corriere di Firenze
Autore: Riccardo Cardellicchio