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Aveva 12 anni, andava a scuola, pensava al futuro, si immaginava con un fidanzato, anche se era malata da sempre. Di lei ci è rimasto un diario. Che ora è diventato un

La storia Aveva 12 anni, andava a scuola, pensava al futuro, si immaginava con un fidanzato, anche se era malata da sempre. Di lei ci è rimasto un diario. Che ora è diventato un libro bellissimo. Capace di insegnarci ad amare la vita. nonstante tutto. Era una bambina capace di scrivere parole bellissime. Prendeva carta e penna in continuazione, per inventare poesie o tenere il suo diario. Ha vissuto su una sedia a rotelle, «impacchettata» in un piccolo busto di plastica. Però ha vissuto, come dice la sua mamma, «alla grande». Non poteva correre, ma le emozioni le facevano fare mille chilometri. purtroppo Alice se n’è andata, lo scorso febbraio. Alla fine ha vinto la malattia, ma prima è riuscita a scrivere, senza saperlo, un libro che è una pietra scagliata contro l’apatia, la stanchezza, l’indifferenza. Il libro di Alice (Edizioni Polistampa, a cura di Mariella Bettarini) raccoglie i pensieri, le poesie, le storie vere e fantastiche dei suoi 12 anni. Ed è diventato un caso letterario. Primato di vendite in Toscana, la sua regione, poi boom di richieste in tutta Italia, ora è stato adottato in molte scuole come libro di testo…
Tutti la cercavano: innamorati delle sue poesie, della sua felicità, della sua intelligenza. Alice soffriva di atrofia muscolare spinale, è morta l’ultimo giorno di Carnevale. Era a scuola, come tutte le mattine, circondata dai suoi amici. Il libro mette i brividi. Ma è una commozione strana, fatta di lacrime e sorrisi sulle labbra…
Data recensione: 31/12/1996
Testata Giornalistica: Annabella
Autore: Stefano Montefiori