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Regine, scrittrici, scienziate. L’universo delle donne fiorentine è pieno di icone, di protagoniste che hanno lasciato un segno

Regine, scrittrici, scienziate. L’universo delle donne fiorentine è pieno di icone, di protagoniste che hanno lasciato un segno non solo nella storia della città, ma nel mondo. Tra loro Caterina de’ Medici, Oriana Fallaci, Margherita Hack, senza dimenticare la Venere del Botticelli, che porta il volto di Simonetta Vespucci. Oppure l’Elettrice Palatina, senza la quale Firenze non avrebbe i tesori che la rendono tale. A tutte loro è dedicata la mostra che si apre domani a Firenze in Sala d’Arme a Palazzo Vecchio dal titolo Il Rosa Fiorentino, con grandi dipinti di Giovanni Maranghi, a cura di Luca Beatrice.
Ritratti che l’artista ha reinterpretato offrendo per ciascuna donna un doppio sguardo, uno più canonico e l’altro più originale e intimo. Come nel caso di Anna Maria Luisa de’ Medici, una volta composta e nobiliare, l’altra ammiccante e borghese. Lineamenti e tratti psicologici sono resi attraverso segni lineari, architetture cromatiche e veloci annotazioni che svelano il carattere sperimentale della ricerca artistica di Maranghi.
Da sempre la sua pittura evidenzia la sua forte curiosità verso materiali e competenze. Si va dall’encausto alle fibre sintetiche , ma anche al collage e alle serigrafie per conferire ai dipinti un effetto di dinamismo. Il risultato, è la restituzione di un’immagine contemporanea a personaggi lontani, che con Maranghi tornano a vivere e a parlarci. La mostra è promossa dal C.r.a. “Centro Raccolta Arte” con Casa d’Arte San Lorenzo e Kunstgalerie Bech.
Data recensione: 15/10/2022
Testata Giornalistica: QN - Il Resto del Carlino - La Nazione - Il Giorno
Autore: Olga Mugnaini