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Il matrimonio artistico di Gennaro Cannavacciuolo con la musica e la poesia di Domenico Modugno dura dal 1987

Da stasera lo spettacolo dell’attore che conta 500 repliche “Ho iniziato giovane e incosciente”
Il matrimonio artistico di Gennaro Cannavacciuolo con la musica e la poesia di Domenico Modugno dura dal 1987, da quando “giovanissimo e molto incosciente” l’attore e cantante napoletano decise di rendere omaggio a “Mister Volare”. Fu poi lo stesso Modugno a benedire l’opera di Cannavacciuolo, allievo di Eduardo e di Pupella Maggio, destinando lo spettacolo ad oltre trent’anni di successo. Dopo essere stato portato a Firenze numerose volte – in totale le repliche sono più di 500 in tutta Italia – “Volare, concerto a Domenico Modugno” apre da la nuova stagione del teatro Niccolini in una versione “matura”, a cui negli anni Cannavacciuolo ha aggiunto i racconti sulla sua amicizia con Modugno, morto nel ‘94, ed altri particolari della vita del cantante pugliese. Tra questi c’è il monologo tratto dalla commedia di Eduardo de Filippo su Masaniello “Tommaso d’Amalfi” in cui sentiamo la voce registrata di Pupella Maggio. «La prima parte dello spettacolo è tutta in bianco – racconta Cannavacciuolo – ci sono i panni stesi perché siamo nei vicoli di una città del sud», e le atmosfere sono date da brani come “o ccafè”, “La donna riccia”, “La cicoria” e “U pisci spada”, fino alla più famosa “Io mammeta e tu”. «Nella seconda parte invece è tutto nero, perché siamo nella notte, e nella notte si canta l’amore». È qui che si ascoltano “Vecchio frac”, “Tu si na cosa grande”, “Resta cu mme” fino a “Nel blu dipinto di blu”, la canzone italiana più famosa al mondo: «mi disse Modugno, vorrei che tu la cantassi in modo simpatico» racconta Cannavacciuolo, «la notte ho sognato Fred Astaire e il giorno dopo prendevo già lezioni di tip tap. Ed è così che faccio Volare, cantando e ballando». Teatro Niccolini, via Ricasoli, da stasera 19,30, domenica ore 16, 17-27 euro
Fotografia: Sul palco Gennaro Cannavacciuolo nel suo spettacolo dedicato a Domenico Modugno
Data recensione: 07/10/2021
Testata Giornalistica: La Repubblica
Autore: Elisabetta Berti