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Alcide De Gasperi (1881-1954) aveva accettato la proposta di Arnoldo Mondadori (1889-1971) di pubblicare la sua autobiografia

La corrispondenza tra lo statista Dc e la casa editrice

Alcide De Gasperi (1881-1954) aveva accettato la proposta di Arnoldo Mondadori (1889-1971) di pubblicare la sua autobiografia, che parve sul punto di partire nel giugno del 1954, con tanto di bozza di contratto approntata. Ma la manifestazione della piena malattia, di cui aveva avuto conferma nei primi mesi del 1953, impedì allo statista democristiano di portare a termine l’ambizioso progetto con la casa editrice milanese. L’inedita vicenda editoriale è raccontata dallo storico Lorenzo Meli, professore dell’Università Statale di Milano,con il saggio «Epoca, Mondadori e De Gasperi. Una collaborazione mancata» che appare sull’ultimo numero della rivista «Nuova Antologia» (Edizioni Polistampa), diretta dal professore Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Giovanni Spadolini. In una lettera manoscritta del 14 giugno 1954, conservata nell’Archivio della Fondazione Alberto e Arnoldo Mondadori di Milano, De Gasperi faceva sapere all’editore,con cui intratteneva un carteggio epistolare da diversi anni ormai, il suo assenso alla proposta: «Io avrei il proposito di scrivere le mie memorie, affidandole a un Mondadori, di cui apprezzo altamente l’intraprendenza organizzativa e la serietà e consistenza editoriale. E ciò nella speranza che il Signore mi conceda tempo e salute». Poco più di due mesi dopo il precipitare degli eventi, con la morte dell’ex presidente del Consiglio della ricostruzione post bellica, mise fine anche all’idea della pubblicazione delle memorie degasperiane. La proposta dell’autobiografia era stata anticipata tra il 1953 e il 1954 da parte di Arnoldo Mondadori con la richiesta di collaborare alla rivista «Epoca», che De Gasperi già nella sua veste di capo del governo aveva più volte apprezzato. In una lettera del 10 giugno 1953, De Gasperi, ad esempio, ringraziava Mondadori «per la patriottica preoccupazione con la quale la sua diffusa rivista accompagnò gli sforzi dello schieramento democratico » durante le elezioni politiche di quell’anno. Il 3 maggio1954 Mondadori scrisse all’allora segretario politico della Democrazia cristiana per chiedergli di iniziare a scrivere con Epoca per «elevare il tono della nostra collaborazione e di chiarire con fermezza una posizione politica e spirituale in un momento di particolare interesse per i problemi morali, sociali ed economici delle democrazie odierne». Il tema proposto da Mondadori per il primo articolo era: «la Democrazia cristiana in Italia e nei Paesi dell’Occidente europeo, analogie e affinità fra i partiti cattolici europei e loro comuni ideali nella difesa della civiltà occidentale». Ma anche in questo caso la collaborazione con «Epoca» non poté andare in porto per la malattia di De Gasperi.
Data recensione: 09/03/2021
Testata Giornalistica: Libero
Autore: ––