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Un libro sulla cronologia dei primi scritti mazziniani verrà presentato oggi
FIRENZE - Oggi alle ore 16.30 presso la sala del Gonfalone della Regione

Un libro sulla cronologia dei primi scritti mazziniani verrà presentato oggi
FIRENZE - Oggi alle ore 16.30 presso la sala del Gonfalone della Regione Toscana (via Cavour 4) verrà presentato il saggio inedito di Gaetano Salvemini, Cronologia dei primi scritti mazziniani 1831-1834 (ed. Polistampa, «Biblioteca della Nuova Antologia - Fondazione Spadolini», pp. 116, euro 14), curato da Gabriele Paolini e uscito alla vigilia del cinquantesimo anniversario della scomparsa dello storico italiano. Interverranno Riccardo Nencini, presidente del Consiglio regionale della Toscana, Arturo Colombo, docente di Storia delle Dottrine Politiche all’Università di Pavia, Luigi Lotti, presidente dell’Istituto Storico Italiano per l’Età Moderna e Contemporanea, Salvo Mastellone, professore emerito di Storia delle Dottrine Politiche dell’Università di Firenze. Saranno presenti il Curatore e l’Editore. «Il manoscritto - racconta il professor Cosimo Ceccuti, Presidente della Fondazione - fu lasciato dallo stesso Salvemini allo storico torinese Alessandro Galante Garrone, che si occupò della trascrizione e l’affidò alla Fondazione Spadolini Nuova Antologia per la cura e la pubblicazione». La Cronologia fu scritta tra il 1934 e il 1935, quando era in esilio negli Stati Uniti per la sua opposizione al fascismo. In essa sottopone a un esame minuzioso gli scritti e le lettere di Mazzini, risalendo ai giornali in cui erano stati pubblicati per la prima volta, ai volumi in cui furono raccolti successivamente, e si serve di tutti i possibili riferimenti a situazioni e personaggi per delimitare cronologicamente i testi. Le conclusioni che ne emergono sono molto significative e svelano particolari sfuggiti ai curatori dell’Edizione Nazionale delle opere di Mazzini. Il volume contribuisce allo scioglimento di rilevanti nodi storici: primo fra tutti l’esatta e graduale evoluziuone del pensiero mazziniano dal 1831 al 1834, nella fase cruciale della ‘Giovine Italia’, durante la quale non contano gli anni, ma i mesi o addirittura le settimane. La serrata analisi salveminiana induce a considerare più attentamente quante e quali difficoltà Mazzini abbia dovuto superare nella trasmissione della corrispondenza, nel mantenimento dei contatti con i suoi affiliati nei giorni in cui era costretto a nascondersi, nel lavoro tipografico per l’uscita della rivista «Giovine Italia».
Data recensione: 24/10/2006
Testata Giornalistica: Il Corriere di Firenze
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