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Alla vigilia del cinquantesimo anniversario della scomparsa di Gaetano Salvemini esce nella collana della

CULTURA 10-10-2006 11:14
Scritto fra il 1934 e il 1935 durante l’esilio negli Usa Firenze, 10 ott. (Apcom) - Alla vigilia del cinquantesimo anniversario della scomparsa di Gaetano Salvemini esce nella collana della «Biblioteca della Nuova Antologia - Fondazione Spadolini» un suo saggio inedito: Cronologia dei primi scritti mazziniani. 1831-1834, curato da Gabriele Paolini per le edizioni Polistampa «Il manoscritto - ha spiegato il professor Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione - fu lasciato dallo stesso Salvemini allo storico torinese Alessandro Galante Garrone, che si occupò della trascrizione e l’affidò alla Fondazione Spadolini Nuova Antologia per la cura e la pubblicazione». La Cronologia fu scritta da Salvemini tra il 1934 e il 1935, quando era in esilio negli Stati Uniti per la sua opposizione al fascismo. In essa sottopone ad un esame minuzioso gli scritti e le lettere di Mazzini, risalendo ai giornali in cui erano stati pubblicati per la prima volta, ai volumi in cui furono raccolti successivamente e si serve di tutti i possibili riferimenti a situazioni e personaggi per delimitare cronologicamente i testi.Le conclusioni che ne emergono svelano particolari sfuggiti ai curatori dell’Edizione Nazionale delle opere di Mazzini. L’estremo sforzo filologico dispiegato da Salvemini viene posto al servizio dello scioglimento di rilevanti nodi storici, primo fra tutti l’esatta e graduale evoluzione del pensiero mazziniano dal 1831 al 1834, nella fase cruciale della “Giovine Italia”, durante la quale non contano gli anni, ma i mesi o le settimane. L’analisi salveminiana induce a considerare più attentamente quante e quali difficoltà Mazzini abbia dovuto superare nella trasmissione della corrispondenza, nel mantenimento dei contatti con i suoi affiliati nei giorni in cui era costretto a nascondersi, nel lavoro tipografico per l’uscita della rivista “Giovine Italia”.
Data recensione: 10/10/2006
Testata Giornalistica: Apcom
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