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Forse il sottotitolo («Quasi una biografia») è un po‘ riduttivo, anche se rispecchia la proverbiale modestia dell’autore.

Forse il sottotitolo («Quasi una biografia») è un po‘ riduttivo, anche se rispecchia la proverbiale modestia dell’autore. Comunque il libro su Giovanni Spadolini firmato da Cosimo Ceccuti, appena pubblicato da Polistampa offre sicuramente un profilo completo dello storico, giornalista, uomo politico fiorentino. Una delle figure più poliedriche e rappresentative del Novecento, che dal 4 agosto 1994 riposa al Cimitero delle Porte Sante. Poco o nulla Ceccuti ha tralasciato dei tratti e dell’eredità culturale del suo Maestro, al quale negli ultimi venticinque anni – dopo esserne stato dal 1969 al 1994 il più fedele collaboratore – ha dedicato vari saggi, in buona parte raccolti in questo volume curato da Gabriele Paolini che non trascura il periodo pre-Sessantotto e l’aria che nell’era-Maranini si respirava nelle aule della Facoltà di Scienze Politiche «Cesare Alfieri». Un patrimonio che oggi trova la sua ideale sintesi espressiva nella Fondazione e nella rivista trimestrale  «Nuova Antologia», che hanno sede a Pian dei Giullari a Firenze, con la straordinaria biblioteca composta da parte dei settanta mila volumi lasciati dallo statista insieme alla curiosa collezione di cimeli del Risorgimento.
Data recensione: 14/07/2019
Testata Giornalistica: Toscana Oggi
Autore: Antonio Lovascio