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Il volume ricostruisce la figura di Antonino Pierozzi attraverso l’attività del frate nella Firenze del Quattrocento

Il volume ricostruisce la figura di Antonino Pierozzi attraverso l’attività del frate nella Firenze del Quattrocento, con rimandi a eventi, storici e artistici, a partire dall’insediamento dell’ordine dei Domenicani nella città (1221). Un estratto da una lettera di G. La Pira (pp. 19-20) precede il ritratto, mentre una serie di tavole accompagnano il testo con rimandi ai luoghi in cui agì il teologo riformatore. Ogni capitolo è introdotto da citazioni anonime di una terziaria domenicana. I cenni biografici procedono dall’infanzia per concentrarsi sull’attività fiorentina del frate: l’incontro con Cosimo de’ Medici (trasposto anche in forma di dialogo, pp. 23-4), la ricostruzione del convento di San Marco, il concilio ecumenico (1438), l’opera di restauro del Beato Angelico, la riorganizzazione della «Compagnia dei Fanciulli». Contemplazione e azioni caritatevoli sono mostrate nella predicazione e nelle opere dell’arcivescovo (Summa moralis, La nave spirituale, Summa historialis o Chronicon), presentato nel volume come esempio di devozione mariana e modello di direzione spirituale (anche per le donne, pp. 77-9), fautore della formazione del clero, della crociata contro gli Ottomani (pp. 92-3) e critico dell’usura e delle frodi (pp. 71-6). Gli interessi umanistici del frate sono confermati dai rapporti con figure contemporanee quali Niccolò Niccoli, Marsilio Ficino, Paolo dal Pozzo Toscanelli e Giorgio Antonio Vespucci.
Data recensione: 01/07/2018
Testata Giornalistica: Medioevo Latino
Autore: ––