Il libro di Alice

La protagonista di questo libro si chiama Alice Sturiale e il suo paese delle meraviglie è la vita di tutti i giorni. È un libro bellissimo, stampato da una piccola casa editrice, Edizioni Polistampa Firenze e raccoglie i pensieri, le poesie, i temi, i ricordi di Alice. Alice è bionda, sorridente, scia, gioca, fa il bagno, teme le interrogazioni sul quoziente in matematica e si innamora anche un pò, «mi fa paura guardarti negli occhi perchè penso tu possa capire...». Alice è tosta: «A mio parere il messaggio del libro (I ragazzi della via Paal) è questo: bisogna cercare di vedere la vita realisticamente con i suoi pregi e i suoi difetti e bisogna riconoscere che non è sempre quel mondo meraviglioso fatto di gochi come può sembrare a un ragazzino». Quando Alice scrive così, frequenta la seconda media. Alice scrive come tanti di noi professionisti possono solo sperare: «L’aspetto fisico dell’attore (Roberto Benigni) è un elemento fondamentale a renderlo comico: non è molto alto, è piuttosto magro, si muove con agilità e sveltezza». «L’ispettore Derrick è un tipo attento, tranquillo, preciso, non dà mai niente per scontato, non si lascia ingannare dalle apparenze, riesce sempre ad arrivare fino in fondo senza mai sbagliare, senza scoraggiarsi, senza farsi distrarre e senza allontanarsi mai dalla sua strada. Derrick... è perfettamente in armonia con l’ambiente dove si svolgono i fatti: sempre piuttosto scuro, umido, silenzioso, nasconde un che di misterioso, suggestivo e interessante». Critica in II media.