chiudi

Parafrasando un detto, si può dire che “dietro ogni grande collezionista c’è un grande mercante”. Nel caso del celeberrimo banchiere J. Pierpont Morgan, si cela la figura

Parafrasando un detto, si può dire che “dietro ogni grande collezionista c’è un grande mercante”. Nel caso del celeberrimo banchiere J. Pierpont Morgan, si cela la figura poco conosciuta di Alexandre Imbert, l’antiquario francese titolare di una bottega in via Condotti a Roma che tra il 1906 e il 1913 contribuì ad arricchire la ricca collezione di maioliche italiane del magnate americano con pezzi di incalcolabile valore, ma anche con qualche falso. Con una ricchezza di documentazione attinta dagli archivi di musei pubblici e collezioni private, lo studioso Lucio Riccetti ricostruisce la raccolta dispersa dagli eredi dopo la morte di Morgan (con eccezionali appendici che riproducono le tavole fotografiche originali inedite, ma anche la catalogazione della collezione personale di Imbert), tessendo una storia colorita e intrigante, con un cast di personaggi eccentrici degno di un feuilleton.
Data recensione: 01/01/2018
Testata Giornalistica: Antiquariato
Autore: Chiara Pasqualetti