chiudi

Una lunga marcia, quella intrapresa e sostenuta dagli autori del Dizionario enciclope

Una lunga marcia, quella intrapresa e sostenuta dagli autori del Dizionario enciclopedico della ceramica. Storia, arte, tecnologia, impegnati da quasi una decina d’anni con dedizione e perseveranza nella realizzazione di quest’opera tanto monumentale quanto minuziosa nella particolareggiata cura di ogni dettaglio. Se esistesse un traguardo a metà percorso, sarebbe già stato largamente raggiunto: a soli dieci mesi dall’uscita del primo volume, è stato infatti pubblicato, sempre da Edizioni Polistampa, il tomo II relativo alle lettere D.E.F.G.H.I.J.K. L’ambizioso obiettivo degli autori - Pier Giorgio Burzacchini, ideatore e anima del progetto, dalla lunga militanza nell’industria ceramica internazionale, Gian paolo Emiliani e Maria Grazia Morganti, spiccate professionalità nell’insegnamento e divulgazione di contenuti rispettivamente tecnologici ed artistici relativi al materiale ceramico - sta nel terminare la collana enciclopedica entro il 2017 con la pubblicazione degli ultimi due tomi: un’impresa ardua e complicata, vista l’enorme mole di ricerca e lavoro che ogni volume comporta, ma al timore e all’insicurezza non vien dato spazio e la complessità pare rendere, invece, ancora più stimolante la sfida.
Il patrocinio di primarie istituzioni nazionali, quali la Fondazione Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, la Società Ceramica Italiana, il Museo della Ceramica di Fiorano, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e il Centro Ceramico Bologna, si è rivelato fondamentale per il sostegno e il contributo offerti nell’attività di ricerca e reperimento del materiale, permettendo l’accesso agli archivi di prestigiose case d’asta, fondazioni, importanti musei e collezioni private. La rete dei contatti, strada facendo, è divenuta sempre più vasta: fitta, come la trama di una ragnatela che giorno dopo giorno aumenta la propria estensione, e dilagante, come una scossa che si propaga a gran velocità, moltiplicando di conseguenza le informazioni ricevute e gli ipotetici, possibili contenuti da inserire. Qui sta dunque il ruolo chiave degli autori, dettato da una capacità selettiva che sottostà ad intenti ben precisi, mirata alla sintesi ed in grado i cogliere e sviluppare collegamenti ipertestuali, oltre alla necessaria presenza di un rigoroso comitato scientifico con precise competenze, volto a vagliare e affermare la validità dei contenuti. Soltanto in questo modo, attraverso tali passaggi, la quantità va ad avvalorare la qualità: un volume infatti, questo II, ancora più ricco di immagini rare ed importanti, dai contenuti ricercati, aggiornati e, spesso, tesi a soddisfare anche curiosità e particolarità nozionistiche. Approfondimenti o sintesi tematiche - a volte celati sotto l’egida di lemmi apparentemente slegati alla ceramica, ma atti per questo a dimostrane gli innumerevoli aspetti e connessioni - vengono di tanto in tanto sviluppati ed evidenziati su fondini colorati, al fine di fornire al lettore un’accurata analisi o un rapido excursus storico sull’argomento prescelto. Ne sono interessanti esempi le voci “Dalle mani alla fabbrica”, “Danza e ceramica”, “Dualità”, “Farmacia e ceramica”, “Filatelia”, “Gioco e giocattoli”, “Imitazione”, “Italiana”, in cui risulta evidente come neppure il benché minimo collegamento o rimando al materiale ceramico venga escluso, diventando invece oggetto di studio e partecipata elaborazione. Particolare evidenza viene posta anche a quartieri, città, regioni, stati, rilevanti per la loro presente o passata tradizione ceramica, oppure per famose architetture realizzate in questo materiale: Gersager, Helsinki, Höganäs, Hong Kong, Imola, Westerwald, per citarne solo alcuni. Tanti altri ce ne sono e tanti altri ne verranno, con i loro aspetti artistici, tecnologici, storici e curiosi, esprimendo a 360° il carattere enciclopedico dell’opera, riassunto in legenda da pochi ma eterni simboli che accompagnano ciascun lemma e contribuiscono a far dell’intera opera uno strumento fruibile, dinamico e facilmente consultabile. Sulla scia di un “vizio” oramai acquisito, non ci resta allora che attendere che ancora opere d’arte, illustri ceramisti, antiche tecniche e innovazioni all’avanguardia, storie contemporanee e tradizioni millenarie, “chicche” curiose e dettagli degni di nota animino nuovamente le nostre menti nei prossimi volumi. 
Data recensione: 01/05/2017
Testata Giornalistica: CER Magazine
Autore: Simona Malagoli