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La vita, l’impegno ecclesiale e politico, le intuizioni e in genere la figura del servo di Dio Giorgio La Pira, a quarant’anni dalla scomparsa, sono più che mai attuali

La vita, l’impegno ecclesiale e politico, le intuizioni e in genere la figura del servo di Dio Giorgio La Pira, a quarant’anni dalla scomparsa, sono più che mai attuali. Nella sua persona la preghiera si è fatta azione per la comunità e l’impegno politico si è nutrito di altissimi ideali. Suscita ammirazione rilevare come in La Pira la concretezza dell’azione amministrativa e politica si fondesse e fosse costantemente alimentata da una riflessione che aveva nella Parola di Dio la sua fonte e il suo criterio di giudizio.
Il suo impegno come giurista, costituente e uomo di governo, la sua lunga stagione come sindaco di Firenze, la sua incessante, coraggiosa e lungimirante azione per la pace, la sua capacità di coinvolgimento e convincimento per evitare la chiusura di attività produttive che avrebbero acuito la disoccupazione, il suo impegno verso gli ultimi, erano figli della sua coltivata spiritualità. In personaggi come La Pira si coglie il sapore del profeta, che individua nuovi percorsi, richiama tutti alle verità più profonde, che per un attimo viene applaudito e considerato e poi rischia di essere incompreso da coloro i quali, non avendo una vista acuta come la sua, non colgono la profondità e verità delle sue intuizioni, salvo riconoscerne a distanza di tempo la grandezza. Giorgio La Pira aveva i tratti di un politico di tal fatta.
Anche il suo viaggio in Vietnam si inquadra in questa logica. Il libro che oggi presentiamo ne offre chiara testimonianza. Mario Primicerio ha pubblicato un diario di viaggio dal 19 ottobre al 14 novembre 1965 nel quale si descrive l’impegno di Giorgio La Pira per la pace in Vietnam nel cammino sino ad Hanoi «passando da Varsavia, Mosca e Pechino ». La cronaca del viaggio è arricchita da una opportuna presentazione del quadro storico del conflitto in Vietnam. L’iniziativa di La Pira è inoltre contestualizzata con le plurime esperienze fiorentine di colloqui internazionali che egli aveva promosso e condotto sin dal 1952 come sindaco di Firenze. L’impegno per il Vietnam segna l’inizio di un terzo periodo nella vita di Giorgio La Pira con una prevalente ed incisiva azione sul piano internazionale. Le annotazioni del suo diario di viaggio indicano come la preghiera accompagnasse ognuna delle sue impegnative giornate e di come il suo sguardo fosse fisso alle sofferenze che la guerra portava con sé. La preghiera per il viaggio in Vietnam, nella chiesa di Sant’Ignazio e nella Basilica di San Paolo accompagnò la partenza da Roma; il pellegrinaggio al Santuario mariano di Częstochowa segnò la prima tappa polacca insieme con la visita alle carmelitane di Cracovia e poi del Monastero di Ulitza Wolska.
Data recensione: 15/07/2017
Testata Giornalistica: L’Osservatore Romano
Autore: Pietro Parolin