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L’Archivio di Stato di Firenze (viale Giovine Italia 6) ospiterà dal 9 settembre al primo ottobre 2006, con orario 10-19 (domenica 10-13) e ingresso gratuito, la

Firenze - dall’otto settembre al primo ottobre 2006
30 ritratti di celeberrimi personaggi delle arti, della letteratura, della musica e della filosofia L’Archivio di Stato di Firenze (viale Giovine Italia 6) ospiterà dal 9 settembre al primo ottobre 2006, con orario 10-19 (domenica 10-13) e ingresso gratuito, la mostra Autobiografia della Memoria, un’opportunità più che rara di poter ammirare le opere del pittore Manfredi, alla vigilia dei suoi 80 anni. L’esposizione è stata progettata e realizzata da Eventi Pagliai col sostegno dell’Archivio di Stato e del Gabinetto Vieusseux e col patrocinio della Regione Toscana, della Provincia e del Comune di Firenze. La mostra, allestita dall’architetto Luigi Cupellini, vedrà esposti 30 ritratti di celeberrimi personaggi delle arti, della letteratura, della musica e della filosofia (tutti acrilici su masonite formato 120x130) oltre a tre grandi paesaggi e un gruppo di figure realizzati con la stessa tecnica. Intitolata Manfredi. Autobiografia della Memoria, l’esposizione è un tributo ai miti dell’anima manfrediana: Thomas Bernhard, Edwig Stavianicek, Koba, Fernando Pessoa, Johann Sebastian Bach, Friederich Nietzsche, Franz Kafka... Con essi Manfredi ha un legame ideale molto profondo, nonostante appartengano tutti al passato, a eccezione dell’astrofisica Margherita Hack. Sono tutti protagonisti della sua autobiografia mentale perché con le loro opere gli hanno donato emozioni uniche e stimoli creativi. Manfredi (ha sempre voluto identificarsi solo col primo nome) nasce nel 1927 a Firenze, dove nel 1960 è tra i più attivi fondatori del gruppo "Nuova Corrente", di cui redige il manifesto insieme a Xavier Bueno e Piero Tredici. Egli non ama molto il mondo della critica, e non ne fa nessun mistero. Ciò che caratterizza Manfredi, oltre alle indubbie capacità raffigurative, è il suo andar controtendenza, il fatto di non aver mai ceduto, non essersi lasciato trascinare dalla corrente, continuando a vivere con coerenza. Rifugge le frivolezze e le ipocrisie, motivazione per cui nel 1975 ha scelto di ritirarsi nel suo "aventino sdegnoso" nel Mugello, luogo che contribuisce non poco alla sua ispirazione artistica. Questa esposizione passerà alla storia perché evento davvero straordinario; è solo su pressione di un mecenate (un committente straniero, suo appassionato collezionista, che vuol mantenere l’anonimato) che Manfredi ha acconsentito a una mostra fiorentina dopo svariati anni. Accompagnerà la mostra un prezioso volume, Manfredi. Ritratti e Aforismi (Polistampa, pp. 88, euro 24), che riproduce a colori i trenta ritratti, in intero e particolare, e riporta aforismi di Manfredi e di alcuni intellettuali che egli ha ritratto e definito "dèi di un Olimpo di idee, musica, gesti, azione e poesia": Bernhard, Nietzsche, Kafka, Rilke, Pessoa.
Data recensione: 08/09/2006
Testata Giornalistica: Exibart
Autore: ––