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L’antico Egitto viaggia attraverso gli scatti degli Instagramer, con una visita fotografica organizzata con i maggiori fruitori del social network: è uno degli eventi collegati

La mostra a Ponte a Ema. Documenti inediti del III e IV secolo

L’antico Egitto viaggia attraverso gli scatti degli Instagramer, con una visita fotografica organizzata con i maggiori fruitori del social network: è uno degli eventi collegati alla mostra «Santa Caterina d’Egitto – L’Egitto di Santa Caterina», dall’8 aprile all’11 giugno all’Oratorio di Ponte a Ema intitolato proprio alla santa martire. Organizzata dal Comune di Bagno a Ripoli e dall’Istituto Papirologico ‘Vitelli’ dell’Università di Firenze, propone sessanta pezzi per lo più inediti per una visione dal vivo, e tutti risalenti al III-IV secolo. A incorniciarli sono gli affreschi dell’antica cappella, oggi sconsacrata e usata per concerti, mostre e matrimoni civili: Maestro di Barberino, Pietro Nelli e Spinello Aretino furono chiamati dalla famiglia Alberti nella seconda metà del XIV secolo ad abbellirne abside e campata raffigurando gli episodi legati alla vita della giovane martire egiziana. Ai piedi delle sue immagini dipinte, saranno sistemati antichi papiri, opere letterarie, lettere private e documenti pubblici, lucerne, accessori femminili, giochi per bambini e strumenti musicali per ricreare, nelle intenzioni della ricercatrice dell’Istituto Papirologico Simona Russo curatrice della mostra, il contesto sociale, culturale e religioso in cui visse la giovane Caterina di Alessandria. Tutti i pezzi in mostra appartengono all’Istituto Papirologico, tranne tre: due papiri sono della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, un terzo proviene dalla Biblioteca Apostolica Vaticana. Tra i documenti sono riportati anche il tentativo imperiale di limitare la diffusione del Cristianesimo, le trasformazioni della civiltà pagana, le interazioni e i conflitti tra modi molto diversi di intendere l’umano e il divino. L’inaugurazione sarà venerdì alle 17. Il il giorno dopo la mostra aprirà al pubblico.
Data recensione: 05/04/2017
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Manuela Plastina