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In questa nuova pubblicazione l’autore riesce a trasmettere non solo la passione per questa specie dell’avifauna italiana ma anche una visione della caccia come

  In questa nuova pubblicazione l’autore riesce a trasmettere non solo la passione per questa specie dell’avifauna italiana ma anche una visione della caccia come un insieme di tradizione, cultura e ricerca scientifica. Ideatore vent’anni fa di una della più importanti ricerche a livello nazionale sulla migrazione del Colombaccio denominata “Progetto Colombaccio — Italia”, Rinaldo Bucchi cerca sempre di approfondire e di guardare in prospettiva il Colombaccio la sua passione che lo lega a questo uccello; aspetti, questi,già ben evidenziati anche nel suo primo libro “Caccia al Colombaccio — Il signore dei cerri” che rimane ancora uno dei volumi più letti e ricercati dai cultori di questa forma di caccia. E ora in quest’opera bibliografia tali elementi vengono amplificati grazie al fatto che la ricerca e gli approfondimenti si estendono su un periodo storico di mille anni. Nato e residente a Forlì, l’autore ha al suo attivo numerosi articoli pubblicati su riviste italiane e una notevole attività di ricerca sulla migrazione del Colombaccio e le sue cacce. Nel volume citato viene trattata la caccia al Colombaccio (Columba palumbus) attraverso l’analisi delle sue radici antiche, ove si citano, in un percorso a ritroso nel tempo attraverso il sud delle Francia, i Pirenei, l’Europa centrale, le diverse tecniche venatorie che si sono sviluppate bel corso dei secoli. Una materia affascinante composta di teoria, metodo, passione ed esperienza. Così, tra i ricordi personali, testimonianze e consigli dei cacciatori più esperti, si aprono le porte della conoscenza di una pratica che si rinnova di giorno in giorno, che molti definiscono “arte” e che per qualcuno è perfino ragione di vita. Il Colombaccio sta diventando uno dei selvatici più cacciati in Europa. Questa situazione in futuro comporterà adeguate ed omogenee norme di gestione venatoria del selvatico estese a tutti gli Stati dell’Unione Europea. Al momento la specie gode di ottimo stato di conservazione ma è grazie anche alla matura sensibilità dei cacciatori che si potrà garantire un futuro a questa “mitica” specie ornitica.
Data recensione: 01/04/2017
Testata Giornalistica: Migrazione & Caccia
Autore: Walter Sassi