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L’alluvione ricoprì, a Santa Croce, anche il sepolcro di Michelangelo, che incarna l’apice della forma artistica che l’Accademia delle Arti del Disegno, fondata da Vasari, rappresenta

L’alluvione ricoprì, a Santa Croce, anche il sepolcro di Michelangelo, che incarna l’apice della forma artistica che l’Accademia delle Arti del Disegno, fondata da Vasari, rappresenta fin dal 1563: l’interrogativo su come un evento così grande possa aver influito sulla cultura e sulla creazione artistica di quel periodo è posto dalla mostra qui allestita, «Da Cimabue in qua» (4 novembre-23 dicembre), a cura di Cristina Acidini, Giulia Coco ed Enrico Sartori dove, in un allestimento di grande effetto emotivo creato da David Palterer e Vincenzo Medardi, il disastro è raccontato nei modi e con i segni grafici più disparati da artisti quali Luciano Guarnieri e Piero Tredici, Fernando Farulli e Paolo Frosecchi.
Data recensione: 01/11/2016
Testata Giornalistica: Il Giornale dell’Arte
Autore: Laura Lombardi