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Su Don Milani, è vero, esiste una bibliografia vastissima. E molti volumi sono elogiativi fino alla nausea, altri hanno espliciti obiettivi politici, altri ancora sono stati scritti

Su Don Milani, è vero, esiste una bibliografia vastissima. E molti volumi sono elogiativi fino alla nausea, altri hanno espliciti obiettivi politici, altri ancora sono stati scritti con l’obiettivo dell’autore di rivendicare una sorta di eredità culturale. Ma se non si inserisce il prete di Barbiana nella dimensione di fede, assoluta, la sua figura sfugge da tutte le parti, diventa contraddittoria e non si agguanta. Insomma, chi vi si avvicina senza una sufficiente preparazione, anche di tipo teologico, rischia di essere poco credibile e creduto. Confesso che inizialmente leggevo pressoché tutte le pubblicazioni sul tema. Poi mi sono stancato. Troppo evidente, in molti casi, l’obiettivo di utilizzare quell’amato prete per i propri scopi. La Nazione, è vero, fu durissima con lui, specie all’inizio. Ma quanto erano capaci di interpretare fino in fondo un linguaggio che si rivelerà profetico? Non voglio difendere i colleghi di allora, so solo che negli anni il nostro giornale più volte è tornato sull’argomento e ha modificato il giudizio. Proprio come è accaduto con la Chiesa, in specie quella fiorentina. Non dimentichiamo, infatti, che il cardinale Piovanelli andò in pellegrinaggio a Barbiana pochi giorni dopo la sua nomina.
E dunque, mi si chiede se ci sono recenti pubblicazioni che vale la pena di leggere. Io ho trovato utilissimo - per onestà intellettuale, capacità di riflessione, ma anche perché ci dona particolari inediti - l’articolo/saggio che è apparso sull’ultimo numero della rivista Incontri, edita da Polistampa, dedicato a “Figure cristiane a Firenze nel Novecento”. L’articolo è scritto da don Silvano Nistri, che ci regalò a suo tempo una insuperata Vita di don Giulio Facibeni e fu testimone – amico com’era di don Bensi - degli ultimi giorni di don Milani. Non è un articolo “da prete”. È la testimonianza di un autentico scrittore che non si lascia tentare dalle mode. Né si permette di tirare la tonaca, al prete di Barbiana, a sinistra o perfino a destra, come molti hanno fatto fino ad ora.
Data recensione: 16/10/2016
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Maurizio Naldini