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La ragazza di Bube è il titolo del celeberrimo romanzo di Carlo Cassola, ispirato alla storia vissuta dopo la guerra di liberazione da Nada Giorgi, giovane e bella innamorata del

Un libro ricostruisce la vicenda del partigiano e di Nada Giorgi

La ragazza di Bube è il titolo del celeberrimo romanzo di Carlo Cassola, ispirato alla storia vissuta dopo la guerra di liberazione da Nada Giorgi, giovane e bella innamorata del partigiano Renato Ciandri alias Bube. Nonostante la fortuna del libro (che uscì nel 1960 e vinse il premio Strega) e successivamente del film diretto nel 1963 da Luigi Comencini, interpretato da Claudia Cardinale nel ruolo di Nada/Mara, troppe sarebbero state le libertà letterarie ed espressive che lo scrittore e il regista si concessero.
In Nada la ragazza di Bube, un libro ricostruito dal politico e sindacalista Massimo Biagioni per Edizioni Polistampa (pp 161, 14 euro) insieme alla stessa Nada e al figlio Moreno Ciandri, a dispetto della libertà letteraria del romanzo originale, ormai entrata a far parte dell’immaginario comune, si racconta un’altra verità, quella realmente vissuta dai protagonisti, e si narra della mancata gioventù e del mancato riscatto, dell’improvvisa notorietà del libro di Cassola e del film di Comencini, del matrimonio in carcere tra Nada e Bube e, ancora, della libertà ma anche della difficoltà di condurre una vita normale per due persone a cui è toccata in sorte di vivere una storia più grande di loro.
Nelle righe di Cassola, secondo la tesi dei veri protagonisti, si metteva l’accento sui valori, sulle situazioni e sui sentimenti ma non sulle vicende realmente accadute. Ora, grazie alle testimonianze dirette raccolte da Biagioni, emerge una storia di vittoria e di libertà, tra fughe sul monte Giovi e scontri a fuoco per la liberazione di Firenze; una "storia sbagliata" di aule di tribunali, di condanne e di peregrinazioni nelle celle di Alessandria.
Il volume è stato presentato dall’autore insieme a Riccardo Nencini, presidente del consiglio regionale della Toscana, e vanta la prefazione del ministro Vannino Chiti, nonché la presentazione di Marco Mairaghi, sindaco di Pontassieve, il paese originario di Nada Giorgi. Ciò che il libro conferma è che Nada si innamorò di Bube, un partigiano coraggioso originario di Volterra, condannato ad espiare duramente colpe non sue. Il chiarimento, risolutivo, è esplicito nelle parole del figlio di Bube, Moreno Ciandri, che traccia la figura del padre in modo diretto e sentito: «Mio padre non è stato un cittadino comune. Per molti anni è stato per tutti il partigiano "Bube" del romanzo di Cassola». E prosegue: «Per alcuni un compagno. Per le istituzioni nessuno. Per il suo partito un compagno scomodo che si era assunto tutte le responsabilità, anche quelle non sue. Nei suoi ultimi anni malato e abbandonato dal sistema. Per mia madre - aggiunge con tenerezza il figlio Moreno - l’unico amore della sua vita, magari lontano ma mai assente».
Massimo Biagioni, con una scrittura lucida, precisa ed efficace, nel testo ripercorre le vicende di Bube basandosi sulla sola verità, allontanando ogni sorta di eventuale fraintendimento legato alle (pur letterariamente magnifiche) elaborazioni di Cassola - che però volle incontrare personalmente Nada, una volta venuto a conoscenza della vicenda - e nello stesso tempo facendo emergere l’aspetto più umano e coraggioso di Renato Ciandri concedendogli finalmente, come sottolineano il figlio Moreno e la signora Nada, «un momento di speranza e di verità», a differenza del romanzo che lo descrive in maniera troppo violenta.
Nada la ragazza di Bube vanta anche numerose foto d’epoca che, anche al di là dell’aspetto letterario, rendono la pubblicazione una preziosa testimonianza di quel tempo e di quella storia mai dimenticata, che oggi brilla di nuova luce.
Data recensione: 21/08/2006
Testata Giornalistica: Libertà
Autore: Stefania Nix