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Non c’è praticamente paese, in questa terra di Toscana, dove nel secondo dopoguerra non sia sorta una “Casa del Popolo”. A volte si sono sfruttati i locali di qualche ex casa del fascio

Non c’è praticamente paese, in questa terra di Toscana, dove nel secondo dopoguerra non sia sorta una “Casa del Popolo”. A volte si sono sfruttati i locali di qualche ex casa del fascio, più spesso si è proceduto a costruzioni ex novo ricorrendo sostanzialmente a forme di volontariato e a piccoli prestiti. E’ questo il caso di Greve in Chianti, una volta terra “rossa” per eccellenza, dove a metà degli anni ‘50 del secolo scorso si riuscì in breve a costruire un primo nucleo di locali. Se associamo questa iniziativa alle altre che contrassegnano quegli anni ‒ cooperative di consumo, società sportive, celebrazioni varie ‒ possiamo dire che in Toscana è soprattutto a sinistra che si registra un forte desiderio di partecipazione alla vita sociale e politica sia locale che nazionale. E in realtà, oltre che luogo di infinite partite a briscola e di balli con l’orchestra dal vivo, le case del popolo diventarono anche sedi di apprendistato politico e di “selezione” del personale direttivo dove tra nuvole di fumo si elaboravano progetti per il territorio e campagne elettorali e poi si brindava all’immancabile successo. E oggi? Dopo l’entusiasmo iniziale è subentrato, almeno a partire dagli anni ‘90, un lento ma costante venire meno delle motivazioni all’impegno politico e sociale. Dovunque, anche a Greve, è evidente la mancanza di sufficienti ricambi. Scomparsa la generazione che aveva conosciuto il fascismo, la guerra e i difficili anni della ricostruzione, oggi i giovani sembrano scarsamente interessati a confrontarsi con le nuove emergenze che il Curatore del presente volume indica nella sua appassionata introduzione e che vorrebbe additare ai giovani “persi” e soli dietro ai loro sempre più sofisticati tablet.    Ci pare di capire che il libro, impostato sulla base di veloci ed incisive interviste ai “protagonisti” di questa avventura in terra chiantigiana, riprende parte di un altro lavoro edito nel 1994 costituendone un aggiornamento e mostrando i nuovi interventi sull’immobile e le più recenti iniziative promosse dal gruppo direttivo.  Un vasto apparato fotografico dà conto dell’attività svolta e presenta volti di tanti grevigiani di ieri e di oggi...
Data recensione: 25/12/2016
Testata Giornalistica: Corrispondenza
Autore: Silvano Sassolini