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Il Museo della paglia e dell’intreccio Domenico Michelacci spenge dieci candeline. E lo fa con il diciannovesimo volume della collana “Testi e studi”, dal titolo “L’arte di fare

Il Museo della paglia e dell’intreccio Domenico Michelacci spenge dieci candeline. E lo fa con il diciannovesimo volume della collana “Testi e studi”, dal titolo “L’arte di fare cappelli”, a cura di Anna Maria Nicolini ed edito da Polistampa, in cui è racchiuso un ricordo di Raffaello Fantacci, primo presidente del museo, scomparso pochi anni fa. È questa la prima delle manifestazioni organizzate a dieci anni dall’apertura del museo a cui seguiranno, a partire da settembre, una mostra realizzata in collaborazione con l’Accademia dei Georgofili a Firenze e la pubblicazione di altri due volumi. Insomma, una struttura in continua evoluzione, che non intende fermare la sua crescita, anche perché da poco è arrivata l’adesione all’Associazione musei d’impresa che fa capo ad Assindustria. Un altro riconoscimento dell’ottimo lavoro svolto in questi due lustri da un museo che, nato quasi per scommessa, ma con linee guida ben definite, è diventato un importante centro di raccolta e di confronto per le realtà produttive del territorio anche per quanto riguarda la didattica. Tante diramazioni, quindi, che danno il giusto risalto al lavoro portato avanti in questi anni dal presidente Giovanni Papini, dal direttore, il professor Roberto Lunardi, e dai loro preziosi collaboratori (dal Gruppo Archeologico signese all’architetto Franco Magnolfi, Emirena Tozzi, Silvio Moretti, Piero Tesi, Luca Corti, Pier Luigi Cesari, Giovanni Santelli e Angelita Benelli). Non solo paglia, però, ma anche tutto quello... che fa intreccio, con importanti donazioni che, in questi dieci anni, hanno arricchito il patrimonio del museo che attualmente si estende su una superfice di circa 350 metri quadrati. Al punto che ci sarebbe bisogno di una sede più grande per ospitare tutto il materiale reperito fino a oggi.. Dopo l’estate, intanto, si procederà a un significativo riallestimento, poi si potrebbe tornare a parlare del futuro del museo. «Siamo fiduciosi - hanno detto Papini e Lunardi - perchè l’amministrazione comunale ha capito l’importanza del museo».
Data recensione: 14/07/2006
Testata Giornalistica: Metropoli
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