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Calligrafie su carta di riso, disegni a matita e grandi pitture a olio iperrealiste, a metà strada fra un omaggio alla tradizione e un taglio moderno

Calligrafie su carta di riso, disegni a matita e grandi pitture a olio iperrealiste, a metà strada fra un omaggio alla tradizione e un taglio moderno, quasi cinematografico. Sono le opere di Wang Hongjian, al centro della personale “Astrazione e realtà”, prorogata fino a lunedì 31 gennaio all’Accademia delle Arti del disegno, in via Ricasoli 68 (mar.-sab. ore 10-13/17-19; dom. 10-13; gratis). Curata da Andrea Granchi, la mostra è la prima, in Italia, dedicata all’artista, fra i maestri della Cina contemporanea, di cui ricostruisce gli ultimi trent’anni di produzione. Opere in cui sono fermati su tela scenari di vita quotidiana: i soggetti ritratti sono persone umili, contadini colti in un momento di stanchezza, uomini e donne sorpresi nelle debolezze di ogni giorno. La presenza della natura è una costante, con rocce, montagne innevate, fiumi e campi di grano immortalati con grande sensibilità, protagonisti di paesaggi evocativi o semplice sfondo alle azioni dei personaggi. Ad accompagnare l’iniziativa un catalogo Polistampa con testi, fra gli altri, dell’ex direttore degli Uffizi Antonio Natali. Il quale dice: «Credo che faccia bene a noi fiorentini conoscere aspetti di una poesia antica e al tempo stesso contemporanea come questa mostra ci offre».
Data recensione: 09/01/2016
Testata Giornalistica: La Repubblica
Autore: Gaia Rau