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Una macina e un macinello in pietra stanno rivoluzionando le conoscenze sull’alimentazione dei primi Homo sapiens. È emerso che l’uomo preistorico era più vegetariano

La scoperta di macine in pietra di 30.000 anni fa aprono nuovi scenari sull’alimentazione dei primi Homo Sapiens. Si nutrivano di farine ottenute macinando piante selvatiche. Una mostra a Firenze

Una macina e un macinello in pietra stanno rivoluzionando le conoscenze sull’alimentazione dei primi Homo sapiens. È emerso che l’uomo preistorico era più vegetariano di quanto fino ad ora fosse noto e già 30.000 anni fa si nutriva di farine ricavate macinando varie piante selvatiche; in qualche modo, già “seguiva” la “dieta mediterranea”.
Sono alcune delle scoperte documentate nella mostra “30.000 anni fa la prima farina. Alle origini dell’alimentazione” allestita da oggi, venerdì 18 settembre, al 3 gennaio allo Spazio Mostre dell’Ente Cassa di risparmio di Firenze a cura di Anna Revedin, dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Biancamaria Aranguren della Soprintendenza Archeologia della Toscana e di Fabio Santaniello dell’Università di Trento.
Tutto è nato dalla scoperta di una macina, usata per produrre la più antica farina della storia, e di un macinello-pestello avvenuta nel 1992, tra i circa 40.000 manufatti rinvenuti in uno scavo in località Bilancino, nel Mugello, oggi sommerso da un invaso artificiale che fornisce l’acqua a Firenze.
Le analisi condotte su questi oggetti, e sui sedimenti che ancora erano presenti, hanno infatti rivelato che i nostri progenitori del Paleolitico superiore erano già in grado di trasformare, elaborare e consumare prodotti derivati dalla raccolta dei vegetali selvatici, creando in qualche modo le premesse tecniche per un processo che diventerà parte integrante della “invenzione” dell’agricoltura, circa 10.000 anni fa.
La mostra è composta da due sezioni illustrate da pannelli di grandi dimensioni e ricostruzioni ambientali relative alle attività della caccia e della raccolta ispirate all’accampamento di Bilancino dove sono avvenuti gli scavi.  L’hanno presentata oggi, tra gli altri, il vice presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze (ente che ha sostenuto la rassegna), Pierluigi Rossi Ferrini, il presidente dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria Maria Bernab Brea, il soprintendente Archeologo della Toscana Andrea Pessina.
Data recensione: 18/09/2015
Testata Giornalistica: Il Tirreno
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