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Ai due curatori del fascicolo si deve l’Introduzione. Esposizioni universali in Europa. Tecnologia e scienza, spettacolo e cultura in un dispositivo moderno e a Donald Sassoon Alla maggior gloria del capitalismo.

Ai due curatori del fascicolo si deve l’Introduzione. Esposizioni universali in Europa. Tecnologia e scienza, spettacolo e cultura in un dispositivo moderno e a Donald Sassoon Alla maggior gloria del capitalismo. Nella sezione “Excelsior! Le feste popolari della civiltà industriale”, i contributi sono di Antoni Roca Rosell (Science and technology in world exhibitions) Angela Schwarz (Reshaping legacies: content and meaning of culturl heritage at universal expositions), Alessandro Simoncini (Note sulla nascita del “pubblico”. Per una genealogia della società dello spettacolo), Anna Pellegrino (Democrazia e imperi. L’Italia all’esposizione di Parigi del 1889), Guido Zucconi (Europa - Usa: un confronto tematico e cronologico all’indomani dell’anno 1900). In “Citadelle espositive e contesti urbani: i resti e il patrimonio”, Noëmi Leemann (The Weltausstellung of 1873 in Vienna. Didactical programs and the multiethnic empire as a bridge between east and west), Pieter van Wesemael (World exhibitions: didactical projects towards real reform advocates and catalysts of modern urban society, economy and metropolis), Giulia de Spuches (Le esposizioni universali: spazialità e poltiche di rappresentazione), Paolo Brenni (Universal al International exhibitions and the birth of museum of history of sciences and technology).
Nella parte dedicata a “I protagonisti e i pubblici” saggi di Ana Cardoso de Matos (Uomini di scienza alle esposizioni universali: il confine labile tra scienza e tecnologia), Christiane Demeulenaere Douyère (Les expositions universelles et la fabrique des images: l’Amerique Latine entre presentation et representation), Giovanni Fiorentino (Immagini da un’esposizione. L’esperienza mediale, Londra 1862), Luigi Tommasini (Fantasmagorie, rispecchiamenti, battaglie di immagini. Alle origini dell’immaginario sociale delle esposizioni universali), Luca Massidda (The Great Exhibiotion. Storia di un’evasione di massa), Manuel Viera de Miguel (Cristoforo Colombo tra Italia e Spagna: poetiche di appropriazione e identità nelle arti visuali all’esposizione universale di Filadelfia del 1876). Nella sezione “Il sogno imperiale - metropoli e colonie” sono raccolti Guido Abbattista (Beyond the ‘human zoos’. Exoticism, ethic exhibitions and the power of the gaze), Maddalena Carli (L’Italia all’exposition Coloniale Internationale et des pays d’outremer, Paris 1931), Cristiana Baldazzi (L’universo a Parigi: gli arabi visitano le esposizioni universali 1855; 1889; 1900), Nadia Vargaftig (“Penser la grandeur”: les expositions coloniales du Portugal et de l’Italie entre le deux guerres mondiales). Quindi “Le esposizioni in Italia. L’Italia alle esposizioni”, comprendente Milano 1881 - 1906: rappresentazione della modernità e modernizzazione popolare di Ilaria M.P. Barzaghi, Le grandi esposizioni della metropoli industriale alla glocal - city. L’esperienza di Milano dall’expo 1881 all’expo 2015 di Stefano De Vita, Le esposizioni italiane prima dell’unità (1805 - 1860) di Sergio Onger, L’Esposizione del 1861 a Firenze. Gioie e dolori di un debutto di Andrea Giuntini, Eccellenze produttive e maestrie artigianali; gli esordi italiani alle esposizioni universali di Paolo Colombo, La globalizzazione del gusto. Esposizioni universali e prodotti alimentari di Stefano Magagnoli, Le esposizioni del primo cinquantenario dell’Unità d’Italia di Silvano Montaldo. Le “Note conclusive” sono di Stefano Musso (Temperamento dl capitalismo e pedagogia ambientalista), Lucia Masina, (La prima esposizione universale in Italia), Ivan Prostakov (Evolution of global economy as seen through the history of World Expos 1851 - 2015).
Data recensione: 01/07/2015
Testata Giornalistica: Le Carte e la Storia
Autore: Daniela Manetti