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Un comune dell’area metropolitana fiorentina, Pontassieve, ha inaugurato un ciclo di mostre di pittura con una dedicata a Piero Vignozzi a cura di Antonio Natali e Adriano Bimb

Un comune dell’area metropolitana fiorentina, Pontassieve, ha inaugurato un ciclo di mostre di pittura con una dedicata a Piero Vignozzi a cura di Antonio Natali e Adriano Bimbi. La pittura di Vignozzi è ormai un classico della figurazione poetica che ha, come soggetti, piccole e povere cose: tenaglia e spazzolino di ferro, lattina rossa, foglie cadute, muro ecc. Questi soggetti fanno ben capire che la vita, nelle piccole cose, è la narrazione preferita dal Vignozzi pittore che, invece, sceglie dimensioni più ampie e, per alcuni versi grandiose, come quando disegna il Melo Fiorito (136x143) o l’Olmo sul fondo del Giardino (147x109). Un disegno di particolare ed intensa creazione poetica è Boboli, (140x295) dove sullo sfondo di un bosco appaiono due sculture classiche. Nel bel catalogo (edizioni Polistampa), dopo l’introduzione del Sindaco di Pontassieve, Monica Marini, e dell’Assessore alla Cultura Carlo Boni, c’è un’introduzione del Direttore della Galleria degli Uffizi Antonio Natali che scrive: «Le sue diafane epifanie – ora d’erbe e foglie, ora di muri sbreccati, ora d’angoli di orti - sono tuttora sottese da impianti grafici di così lenticolare e perspicuo disegno da rasentare il virtuosismo». Un giovane critico d’arte, Silvio Balloni, nel suo scritto spiega il senso complessivo della mostra di Vignozzi citando una bella poesia di uno dei poeti più amati dal pittore fiorentino, Alessandro Parronchi: «Il sole obliquo filtra nel frastaglio / delle piante sospese d’un giardino / incantevole dove è dato perdersi / e io quando fa sera son sul punto di perdermi per non più ritrovarmi». Nel catalogo che accompagna la bella mostra, apertasi il 16 maggio e che si chiuderà a luglio, c’è una intervista al Vignozzi che ripercorre la sua lunga vita di uomo e di artista. Meno male che si fa Cultura, con la C maiuscola, anche in un Comune della provincia.
Data recensione: 12/06/2015
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Giovanni Pallanti