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Intitolare quest’opera semplicemente “Atlante” ci sembra davvero riduttivo: nella migliore delle ipotesi ci si aspetterebbe di trovare belle cartine a colori, dovutamente commentate, magari ravvivate da qualche immagine delle specie, ma questo consistente volume, cui hanno messo mano più di 50 autori, è davvero molto di più, e potrebbe ben a ragione essere intitolato “Erpetologia italiana”. Ma se il titolo è modesto, gli obiettivi sono giustamente ambiziosi, come subito si capisce dal fatto che tutta l’opera è bilingue, italiano e inglese.
La parte iniziale si apre con una panoramica storica, davvero completa e avvincente, degli studi erpetologici nel bel Paese, ad opera di Fausto Barbagli e Carlo Violani. I due autori, che conoscevamo soprattutto come ornitologi e museologi, tracciano la storia dell’erpetologia italiana partendo dal Rinascimento e illustrando ampiamente l’attività di numerosi e validissimi erpetologi che operarono soprattutto nella seconda metà 1800 ai primi decenni del 1900; alcuni di questi facevano capo all’Ateneo torinese, e si occuparono anche della fauna piemontese.
Insolito, nell’ambito della letteratura faunistica e ecologica relativa ai vertebrati, è il capitolo successivo, che costituisce una rassegna sui resti fossili della moderna erpetofauna italiana, ad opera di Massimo Delfino: questa parte, anch’essa basata su ricerche originali e su una completa disamina della letteratura pertinente, offre un accesso diretto agli eventi che hanno caratterizzato il più recente passato di queste due classi di Vertebrati e, tra le altre cose, ci aiuta a comprendere meglio l’attuale corologia della specie.
A questa segue il corpo del volume, il vero e proprio atlante, con le mappe di distribuzione a colori di ogni specie della fauna erpetologica italiana, redatte sulla base dei dati rilevati da oltre 900 collaboratori, corredate da testi estremamente esaurienti su tassonomia, distribuzione della specie in generale e in Italia, gli ambienti colonizzati, la distribuzione altitudinale, il periodo di attività, la riproduzione e in ultimo lo stato di conservazione nel nostro paese…
Data recensione: 01/01/2006
Testata Giornalistica: Rivista Piemontese di Storia Naturale
Autore: G.B. Delmastro Giovanni Boano