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Oltre duemila titoli in vent’anni. Basta consultare la Bibliografia della storia della psichiatria italiana, 1991-2010 di Matteo Fiorani

Oltre duemila titoli in vent’anni. Basta consultare la Bibliografia della storia della psichiatria italiana, 1991-2010 di Matteo Fiorani (scaricabile gratuitamente dal sito della Firenze University press) per disporre di un quadro articolato ed esaustivo di quello che è ormai un fiorente campo di studi, cui hanno contribuito negli ultimi anni figure professionali differenti: storici contemporaneisti e modernisti, storici sociali e delle idee, storici della medicina e della sanità, filosofi, psichiatri e medici, senza contare l’ingente letteratura di testimonianze e memorie di pazienti, amministratori e operatori sanitari.
E la bibliografia di Fiorani andrebbe aggiornata con i contributi più recenti: il lavoro di Christian De vito sull’esperienza di Arezzo e in generale sulla costruzione dei servizi di salute mentale in Toscana nel secondo dopoguerra; l’ampio affresco istituzionale e culturale di Vinzia Fiorino sul frenocomio di Volterra, dal 1888 al 1978; lo studio dello stesso Fiorani sull’assistenza psichiatrica nelle province “senza manicomio” come strumento di repressione politica e sociale nell’Italia fascista. A conferma di questa new wave (finalmente focalizzata sulla storia della psichiatria nell’Italia del Novecento) sono giunti, negli ultimissimi mesi, il libro di John Foot, docente di storia contemporanea italiana all’Università di Bristol, su Franco Basaglia e la psichiatria radicale in Italia, dal 1961 al 1978, e il numero monografico della rivista “Memoria e ricerca”, curato da Maddalena Carli e Vinzia Fiorino, sugli Spazi manicomiali nel Novecento. […]
Data recensione: 01/03/2015
Testata Giornalistica: L’Indice dei libri del Mese
Autore: Francesco Cassata