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Il tutto nasce con un incontro. Uno di quelli davvero particolari. Un giovanissimo John Milton, sul finire del 1600, si recò ad Arcetri per conoscere e parlare con un anziano Galileo Galilei

Uno spaccato storico della nostra terra esaminato e curato dagli autori Nicola Wittum ed Ilvo Santoni

Il tutto nasce con un incontro. Uno di quelli davvero particolari. Un giovanissimo John Milton, sul finire del 1600, si recò ad Arcetri per conoscere e parlare con un anziano Galileo Galilei ormai cieco. E fu in questa occasione che lo stesso scienziato offrì al rampante scrittore l’occasione di scoprire Vallombrosa e la sua montagna. Poche righe che lo stesso Milton riporterà nel suo poema il “Paradiso Perduto” paragonando la fitta abetina ad “imponenti archi etruschi”. Sintetico, coinciso, esaustivo ed ha inizio il “Grand Tour” verso la montagna di Vallombrosa. Uno spaccato storico della nostra terra esaminato e curato dagli autori Nicola Wittum ed Ilvo Santoni che tra Firenze, Parigi e Londra hanno descritto il peregrinare di personalità, artisti e scrittori verso l’antica abbazia a quel tempo difficilmente raggiungibile. S’intitola “Vallombrosa 1638 – 1866: tracce di viaggiatori del Grand Tour” il volume che raccoglie 71 inediti personaggi che sulla scia di Milton hanno visitato Vallombrosa.
Tra questi Mary Shelley autore di Frankenstein, Arthur Wellesley Duca di Wellington e Frederic Chopin tanto per dare un assaggio. “Milton fu per Vallombrosa - spiega Wittum - come Shakespeare fu per Verona”: una grande operazione di marketing pubblicitario che segnò indelebilmente i 228 anni avvenire. Il libro si trasforma in un inno all’Italia, alla sua cultura e tradizione dimostrando, storicamente, quanto gli angoli più remoti e recondi di questo paese fossero attrazione per letterati ed artisti di ogni dove. L’autore celebra così un luogo di fede, prima, e di cultura donando qualcosa di veramente unico a tutta la comunità.  Il volume raccoglie vere e proprie “tracce” lasciate in tutta Europa e nel mondo di visitatori vallombrosani. È infatti questo il proseguimento naturale della ricerca “ Viaggiatori e villeggiati” che ha portato lo stesso Wittum a scoprire incredibili quanto inedite tracce vallombrosane.  Grandi personaggi di tutto il mondo, attraverso i loro scritti, le testimonianze pittoriche ed i poemi dedicati, ci accompagnano, dal XVII al XIX secolo, alla scoperta di una Vallombrosa misteriosa, sconosciuta e quasi inaccessibile.
Data recensione: 11/11/2014
Testata Giornalistica: La Nazione.it
Autore: Antonio Degl’Innocenti