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Quando nel 1965 Giorgio La Pira si reca ad Hanoi per incontrare i capi comunisti con la segreta speranza di avviare trattative di pace con gli Usa

Quando nel 1965 Giorgio La Pira si reca ad Hanoi per incontrare i capi comunisti con la segreta speranza di avviare trattative di pace con gli Usa, Ho Chi Minh gli chiese quando aveva intenzione di prendere l’aereo e tornarsene a casa: «Quando mi darà i soldi per il biglietto» gli rispose candidamente La Pira. L’episodio la dice lunga sulla forza e l’empatia di quest’uomo del Sud (era nato a Pozzallo nel 1904) che fu per due volte, dal 1951 al ’57 e dal ’61 al ’64 (giunte di centro sinistra) sindaco di Firenze. La “sua” città, dove sarebbe morto nel 1977, che lo ricorda per i 110 anni dalla nascita, i 37 dalla morte e i 60 dell’edificazione del quartiere Isolotto. Era il 6 novembre 1954 quando La Pira consegnava agli assegnatari (immigrati dalle campagne o dal sud Italia e profughi dalmati) le chiavi dei primi 750 appartamenti. Per celebrare la ricorrenza il Quartiere 4 organizza una serie di iniziative che partono domani da Villa Vogel per concludersi a maggio 2015 con una festa in piazza. La lezione di La Pira è poi al centro del convegno “Dalla povertà allo sviluppo e all’eguaglianza”, oggi a Palazzo Vecchio (ci sarà anche Romano Prodi) mentre l’impegno del dialogo e della coesistenza pacifica riaffiora nella mostra “L’Europa dei popoli e il mondo” che oggi apre alla Biblioteca Nazionale (fino al 31 dicembre, ingresso libero).
Data recensione: 05/11/2014
Testata Giornalistica: Il Tirreno
Autore: Gabriele Rizza