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Per sette lunghi anni esplorò tutte le chiese di Firenze e molti dei dintorni, ne consultò gli archivi, appuntò con minuzia ogni lapide, stemma, iscrizione, sepolcro

Per sette lunghi anni esplorò tutte le chiese di Firenze e molti dei dintorni, ne consultò gli archivi, appuntò con minuzia ogni lapide, stemma, iscrizione, sepolcro, ne disegnò e margine personalmente i particolari, con il tratto sicuro e brillante della sua penna, perché ne restasse memoria nei secoli a venire. Quelle 1624 pagine «in quarto» che Stefano di Francesco Rosselli scrisse tra il 1650 e il 1657 sono diventate adesso un volume e un dvd, editi da Polistampa. A quell’opera, conosciuta come Sepoltuario fiorentino e rimasta inedita fino ad oggi – per quanto consultata da chiunque si sia occupato di storia fiorentina negli ultimi quattro secoli, attraverso anche alcune copie manoscritte conservate tra Firenze e Siena – ha dedicato una tesi di laurea, oltre vent’anni fa, Michelina Di Stiasi, autrice proprio di quelle preziose pagine che fanno da prologo alla riproduzione integrale in dvd e che tratteggiano dei morti a Firenze, dal paganesimo al cristianesimo, e della città seicentesca in cui visse l’autore. A conservare l’originale, nel palazzo avito di Borgo Santi Apostoli, è l’ultimo discendente di quello Stefano di Francesco, il marchese Niccolò Rosselli Del Turco: «Attraverso questa pubblicazione ho deciso di mettere a disposizione di studiosi e appassionati di Firenze uno strumento prezioso e utile per lavori futuri sulla storia della città». Vissuto sotto i principati di Cosimo II e Ferdinando II, Stefano Rosselli, discendente di una famiglia di artisti, «professore di belle lettere», appassionato di antiquaria, intorno ai cinquant’anni volle far guerra al trascorrere del tempo e fissare su carta il disegno della Firenze del suo tempo. Visitò tutte le chiese allora presenti, ordinate poi secondo i quattro quartieri, abbinando la catalogazione di sepolture e iscrizioni allo studio degli archivi ecclesiastici e della storiografia antica, da Villani a Borghini, fino a Vasari. Ne venne fuori un affresco grandioso e puntuale di storia, arte, araldica, genealogia e architettura fiorentina, adesso finalmente fruibile da un pubblico più vasto. Ha scritto Antonio Paolucci nella prefazione al volume: «È un omaggio alle famiglie e ai nomi che hanno fatto grande Firenze. È un debito di gratitudine nei confronti di una storia mirabile che chiedeva ai suoi giorni e chiede più che mai oggi di essere testimoniata e onorata».
Data recensione: 19/04/2014
Testata Giornalistica: Corriere Fiorentino
Autore: Gabriele Fredianelli