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Tornare indietro nel tempo è difficile, così come per il pensiero è faticoso ripercorrere i tempi trascorsi. Immaginare vacanze di un tempo, senza avere sott’occhio i reperti ingialliti

Servizi del Giorno

04/07/2006 ore 19.37 Cultura

FIRENZE\ aise\ - "Tornare indietro nel tempo è difficile, così come per il pensiero è faticoso ripercorrere i tempi trascorsi. Immaginare vacanze di un tempo, senza avere sott’occhio i reperti ingialliti e un po’ sbiaditi delle cartoline, sarebbe un’impresa impossibile, abituati come siamo a raggiungere in poche ore ogni parte del mondo". Così Adrea e Fabrizio Petrioli ci introducono nel loro viaggio attraverso i luoghi di villeggiatura della Toscana di un tempo, quando tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900 iniziò a diffondersi la moda delle vacanze. E lo fanno nell’unico modo possibile: grazie le cartoline d’epoca dell’ormai famoso archivio Petrioli.
"Vacanze Toscane" è il titolo del volume dei due fratelli e collezionisti, uscito già nel gennaio scorso in una edizione pregiata e di grande formato (pag.384, 44 euro) per i tipi di Polistampa. Ed ora riproposto dallo stesso editore al grande pubblico in una edizione sintetica e soprattutto economica (pag.246, 16 euro), ma altrettanto lussuosa e completa di 270 illustrazioni a colori.
Introdotto da un saggio di Pier Francesco Listi, il libro racconta di quel tempo in cui, di pari passo con i progressi della fotografia, nacque a cavallo dei due secoli il costume di spedire le cartoline come ricordo della villeggiatura: la cartolina illustrata aveva infatti il vantaggio di far scrivere poche parole ad un popolo che, ancora agli inizi del ‘900, mostrava poca dimestichezza con la scrittura.
Ma dove andavano i primi villeggianti, con le carrozze, i primi treni e le prime automobili? "I più ricchi andavano al mare a respirare aria salubre e medicamentosa, così iniziarono a dire i medici di allora, di Viareggio o dei Bagni Pancaldi di Livorno. Molti andavano "a passare le acque", usanza conosciuta già nei primi del XIX secolo, a Bagni di Lucca prima, a Montecatini più tardi. Altri, i più intrepidi e quelli che non sentivano fatica, arrivarono fino alla Montagna Pistoiese e da qui sulle alte vette appenniniche; i più "comodoni" invece si accontentavano di Vallombrosa e di Montesenario, così potevano anche cogliere l’occasione di pregare e ringraziare il Padre Eterno. Alcuni, invece, ed erano sempre dei privilegiati, andavano in villeggiatura in località meno note, spesso ospiti di parenti ed amici. Molti, ed erano la maggioranza, pur essendo costretti a rimanere in città o in paese, non rinunciavano ad assaporare l’ebrezza di una piccola vacanza facendo una gita fuori portao nei parchi della città; ed ecco che una pozza o un corso d’acqua diventavano il "mare di terraferma" e venivano presi d’assalto per fare una nuotata o un tuffo, una gita in barca o per improvvisare una battuta di pesca".
Dall’Arno, considerato allora "una località a cinque stelle", alla Versilia, dall’Isola d’Elba all’entroterra appenninico e termale, "Vacanze Toscane" è un percorso di immagini che attraversa tutta la Regione e, grazie anche ad una scrittura facile e piana, oltre che ovviamente alle numerosissime cartoline illustrate, consente a tutti di scoprire come apparivano cento anni fa le località di vacanza ancora oggi in voga. (r.a.\aise)
Data recensione: 04/07/2006
Testata Giornalistica: AISE
Autore: Raffaella Aronica