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«La nuova Europa deve sostanzialmente sburocratizzarsi attuando una politica di equo controllo della spesa, accompagnata a rilancio della politica di crescita». Ne è convinto l’europarlamentare toscano Paolo Bartolozzi, che in vista delle prossime elezion

«La nuova Europa deve sostanzialmente sburocratizzarsi attuando una politica di equo controllo della spesa, accompagnata a rilancio della politica di crescita». Ne è convinto l’europarlamentare toscano Paolo Bartolozzi, che in vista delle prossime elezioni europee traccia un bilancio della sua attività a Strasburgo in un libro intervista curato da Giovanni Pallanti («La nuova frontiera dell’Europa» Polistampa 2014, pp. 82, € 10). Figlio di operai, abitante alla Rufina (Fi), Bartolozzi, 57 anni, ha iniziato da giovane l’impiego politico. Sindaco Dc di Londa dal 1985 al 1987, è stato poi per quattro volte consigliere regionale. Nella legislatura 1999-2004 il suo approccio al parlamento europeo nelle lista di Forza Italia. Nonostante le 46 mila preferenze raccolte fu invece primo dei non eletti nel 2004, ma rientrò a Strasburgo nel 2008, al posto di Antonio Tajani diventato Commissario Ue. Alle elezioni europee del 2009 fu di nuovo eletto con 62.419 preferenze. Nell’agile volumetto Giovanni Pallanti racconta il percorso umano e politico di Bartolozzi e traccia un bilancio della sua attività di quest’ultimo quinquennio, nel quale, da membro della Commissione per l’ambiente, la sicurezza pubblica e la sicurezza ambientale è stato relatore della normativa sui prodotti vitovinicoli aromatizzati (italiani al 90% del mercato mondiale) ed ha seguito molti altri dossier. Sue anche oltre cento interrogazioni che hanno spaziato dal programma per gli aiuti agli indigenti, alla tutela dei consumatori; dalla disoccupazione giovanile; dalla sottrazione internazionale di minori alla difesa dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Altro suo incarico in questi ultimi cinque anni è stata la presidenza della Commissione Ue-Asia Centrale, con diverse e importanti missioni al suo attivo. Nella seconda parte del libro Bartolozzi, intervistato da Pallanti, si confronta con le grandi questioni sul tappeto. «Bartolozzi – si legge nella prefazione di Joseph Dall, presidente del Partito popolare europeo – descrive molto bene, in questo libro di grande attualità politica, le sfide che abbiamo di fronte. Il messaggio di speranza che lancia dalla sua brillante azione politica e dalla profonda convinzione che l’Europa saprà esprimere al meglio tutte le sue potenzialità e le sue autentiche energie, perché sarà un’Europa responsabile, alla cui costruzione parteciperanno tutti i nostri concittadini».
Data recensione: 06/04/2014
Testata Giornalistica: Toscana Oggi
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