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Torna il «Premio Giusti». Monsummano Terme onora il suo concittadino illustre, l’ottocentesco poeta degli «Scherzi», con il premio— a lui intitolato

Torna il «Premio Giusti». Monsummano Terme onora il suo concittadino illustre, l’ottocentesco poeta degli «Scherzi», con il premio— a lui intitolato—insieme, di satira e letteratura. Il Premio abbina scelte di poesia, narrativa e saggistica a selezioni nel campo della satira: quest’anno, rispettivamente, lo scrittore Matteo Nucci con un originale saggio dedicato all’antichità greca, «Le lacrime degli eroi» edito da Einaudi, e il noto vignettista Vauro. Un terzo premio per l’opera prima è andato poi al «Michelangelo Buonarroti» tra letteratura e arte di Oscar Schiavone (Polistampa).
La premiazione, domani pomeriggio al Teatro Yves Montand di Monsummano. Il pistoiese Vauro, all’anagrafe Vauro Senesi, nonostante la fama nazionale e internazionale garantita alla sua musa beffarda da testate giornalistiche e televisive di primo piano, giocherà dunque in casa. E chissà se anche per lui non valga, come per tutti i satirici campioni che lo hanno preceduto (da Neri Marcorè a Paolo Villaggio, da Massimo Bucchi a Emilio Giannelli, da Elio delle Storie Tese a Paolo e Lucia Poli), lo «scherzo» profondo del Giusti che dice: «Ma poi l’ira il dolor la maraviglia / si sciolse in riso: / ah, in riso che non passa alla midolla! / E mi sento simile al saltambanco, / che muor di fame e in vista ilare e franco / trattien la folla».
Data recensione: 07/02/2014
Testata Giornalistica: QN - Il Resto del Carlino - La Nazione - Il Giorno
Autore: Marco Marchi