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La mostra Guido Spadolini. La ricerca del segno, promossa in collaborazione con la Fondazione Spadolini Nuova Antologia, è aperta da oggi al 29 giugno nella sede

I luoghi dell’età favolosa. Per Giovanni Spadolini quei luoghi erano Pian dei Giullari, la ’campagna’ vicinissima a Firenze.
"Molti dei miei ricordi più lieti del padre artista sono legati a quei dolci pendii - scrive lo statista fiorentino in una delle sue pagine autobiografiche -. Con mio padre trascorrevo lente ore in campagna, passate accanto a lui che si portava il cavalletto nei vari punti prescelti del podere che sovrastava Firenze... Mio padre dipingeva, io osservavo".
Proprio a Guido Spadolini, pittore e incisore impegnato nella terra dei Macchiaioli cui era idealmente legato, è dedicata la mostra ’La ricerca del segno’, l’opera grafica dell’artista fiorentino datata fra 1909 e 1932. Esposti nella sede dell’Accademia delle Arti del Disegno, una quindicina di disegni preparatori, novanta incisioni, e un’accurata scelta di fotografie: promossa, anche, dall’Accademia delle Arti del Disegno insieme alla Fondazione Spadolini Nuova Antologia.
Nato a Firenze nel 1889, Guido Spadolini assecondò la vocazione artistica seguendo i corsi di Tito Lessi, avvertì l’influenza di Giovanni Fattori e della scuola macchiaiola e - dopo la Grande Guerra - lavorò a contatto con artisti quali Plinio Novellini, Primo Conti e con il giovane Pietro Annigoni. Capitano della Croce Rossa Italiana nella seconda guerra mondiale, morì mentre prestava soccorso a dei feriti, l’11 marzo del 1944, sotto i bombardamenti alleati nella zona del Romito, meritando la medaglia d’oro al valor civile alla memoria...
Data recensione: 06/06/2006
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Letizia Cini